Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Domani Fiorentina-Roma: una sfida particolare per Spalletti e Prandelli

default_image

Due allenatori in lotta contro il passato e per il primato del bel gioco

  • a
  • a
  • a

In Fiorentina-Roma di domani non c'è solo il duello tra i bomber di razza Toni-Totti. Da una parte Spalletti e il suo staff, composto da toscani doc, dall'altra Prandelli, che di romano non ha nulla, ma in tre mesi di permanenza sulla panchina giallorossa ha capito cosa significhi allenare all'ombra del Colosseo. Dagli applausi commossi della Sud per il suo addio forzato, alle liti nello spogliatoio con il ribelle Cassano. Prandelli ha soltanto assaggiato l'atmosfera della Capitale, ma non può cancellare quell'esperienza così particolare. Nel bene e nel male. Per Spalletti, invece, una giornata al «Franchi» con i viola di fronte non sarà mai banale. Troppi ricordi, troppi amici legati a quel campo e a quella curva. Già, perché al «Franchi» c'è stato tante volte da tifoso. Non da giocatore, perché alla prima squadra della Fiorentina non ci è mai arrivato. «Solo da raccattapalle» come raccontò Spalletti lo scorso anno prima della gara che doveva decidere la lotta al quarto posto, quando «calciopoli» poteva sembrare il nome di un videogioco. Nell'affiatato staff tecnico giallorosso c'è un altro tifoso della Fiorentina: Paolo Bertelli, il preparatore atletico che ha lavorato coi viola dall'88 al 2000. «Ma stavolta tiferò Roma» assicura. E lo farà assieme agli altri collaboratori, Daniele Baldini e Luca Franceschi su tutti, due empolesi doc. Coi sentimenti non si scherza. Aurelio Andreazzoli, quello che ha dato il nome alla finta di Taddei, ha lavorato nello staff delle giovanili viola. Marco Domenichini, invece, con la Fiorentina ci ha giocato. Poi lo mandarono a Pescara. Chissà che non abbia da togliersi qualche sassolino. Fiorentina-Roma sarà una sfida al sapore di derby anche per Taddei e Tavano che hanno difeso i colori di Siena ed Empoli. Per non parlare di Liverani, il cui cuore è molto più giallorosso che biancoceleste. Come quello di Blasi. Tanti protagonisti a caccia di emozioni o rivincite, mentre dall'esterno la partita sarà vissuta soprattutto come il confronto tra due squadre che amano lo spettacolo. Non a caso Spalletti e Prandelli si contendono un premio dietro l'altro: domani il bel calcio va in scena al «Franchi». Alla Roma servono punti per consolidare il secondo posto. «Cerchiamo di tenere lontane le inseguitrici - dice De Rossi - visto che al 90 per cento l'Inter è irraggiungibile. Poi nel calcio può succedere di tutto: sarebbe un trionfo per noi e una catastrofe per loro». Ma nella testa dei giallorossi c'è soprattutto il Manchester. «Se arrivassimo in fondo alla Champions sarebbe un piccolo miracolo sportivo - spiega il mediano a Sky - e in quel caso Totti sarebbe il candidato numero uno per il Pallone d'Oro». [email protected]

Dai blog