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Agli Australian Open italiani disastrosi, meglio le ragazze

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È stato così per Mara Santangelo perché non sarebbe bastata la sua qualifica di testa di serie (numero 27) per vederla nella serata inaugurale del torneo sul campo principale se il sorteggio non le avesse regalato come avversaria Serena Williams. È vero che la minore delle due sorellone che per qualche anno hanno dominato il tennis è scesa al numero 88 della classifica ma si tratta pur sempre di una campionessa che ha soltanto 25 anni e che ha già nel suo record sette titoli del Grande Slam, compresi i due conquistati in questo torneo, dove aveva vinto nel 2003 contro sua sorella Venus e due anni dopo battendo Lindsay Davenport. Per la nostra giocatrice era una partita difficile perché se l'avesse vinta si sarebbe detto che Serena era finita o comunque fuori forma. Non è stato così perché non c'è stata partita come se Serena fosse ancora quella di una volta, quando era la numero uno del mondo e Mara , che ha tre mesi di più di Serena, era appena entrata tra le prime cento del mondo. In 67 minuti di gioco la Santangelo ha raccolto solo tre giochi (6-2, 6-1) mentre Serena ha concesso solo una palla break cancellandola con uno dei suoi 10 aces. Per quanto riguarda il resto del programma della giornata inaugurale i risultati dei nostri giocatori avevano seguito le indicazioni dei pronostici e delle classifiche. Certo non ci fa piacere che il nono tennista francese, Gael Monfils, abbia battuto (7-6, 6-7, 6-4, 7-6) il secondo italiano, Daniele Bracciali che pure ha giocato una buona partita ma ha finito per perdere due dei tre tie-break nei quali si è fatto trascinare per non aver saputo sfruttare qualche buona occasione (cinque palle break mancate nel terzo set, un break di vantaggio sciupato nel quarto). Un altro giovane classe 1986 ma di migliore qualità di Monfils, Richard Gasquet ha dominato in tre set (6-4, 6-4, 6-2) il primo giocatore italiano, Filippo Volandri in una partita nella quale il nostro ha continuamente inseguito senza mai completare una rimonta. Alla fine Volandri era abbastanza soddisfatto della propria prestazione, meglio così ma intanto ha registrato l'undicesima sconfitta al primo turno su 16 partecipazionbi ai tornei dello slam. Da segnalare ancora, tra gli uomini, la caduta della prima testa di serie: il croato Ivan Ljubicic (n. 4) ha ceduto allo statunitense Mardy Fish in quattro set. Avanti, invece, Roddick e Federer. Tornando al singolare femminile hanno vinto e convinto Francesca Schiavone (doppio 6-4) sulla tedesca Sandra Kloesel e Maria Elena Camerin che ha dominato (doppio 6-2) la terza giocatrice belga, la Flipkens, che era stata nostra avversaria, in sostituzione della Clijsters, nella finale della Federation Cup. Niente da fare, invece, per la Brianti e per la Oprandi, battute nettamente in due set rispettivamente dalla ceca Safarova e dall'israeliana Peer, avversarie nettamente più forti. Passano il turno anche Mauresmo e Dementieva. Ma la prima giornata degli Australian Open si è caratterizzata, purtroppo, per altri eventi che con lo sport, soprattutto il tennis, non hanno niente a che fare. Gruppi di tifosi serbi e croati si sono fronteggiati fuori e dentro la Rod Laver Arena. La polizia australiana ha avuto il suo da fare per evitare che la situazione degenerasse.

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