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di FABRIZIO FABBRI DOPO lo stop contro il Panathinaikos il tecnico capitolino della ...

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«Tra campionato ed Eurolega — ha detto Repesa — serviranno cinque successi nelle prossime sei gare». Niente da eccepire, visto che la matematica opinione non è, e che una simile tabella di marcia riuscirebbe a rendere reali due dei tre obiettivi, accesso alla Final Eight di Coppa Italia e alla Top 16 continentale, sbandierati dallo stesso coach come migliorabili ad inizio stagione. Si sa, verba volant, ma il conto a Repesa potrebbe, se gli obiettivi restassero chimere, essere presentato anche in anticipo. Così ora la partita contro la gagliarda Teramo del presidente Antonetti (ore 18.15, PalaLottomatica) assume un' enorme importanza. Perdere sarebbe una sciagura di dimensioni incalcolabili per la classifica, la credibilità e la passione dei tifosi. Per questo ci sarà bisogno che i migliori recuperino in fretta le energie per arginare una squadra che poggiandosi su Woodward, Janicenoks e Grundy fa dell'attacco la sua arma migliore. Difendere duro e cercare di migliorare il gioco in transizione è il compitino affidato da Repesa ai suoi, che fino ad oggi in campionato hanno prodotto un cammino che definire anonimo è simile a un complimento. Sempre sconfitta contro le big la Virtus malconcia e rabberciata ha trovato punti solo con provinciali che nelle previsioni della vigilia le avrebbero dovuto fare solo il solletico. Non è allora presto per cominciare a porsi interrogativi. Perché questa annata potrebbe rivelarsi, se non ci sarà una svolta nei risultati corroborata dal puntellamento del roster, la peggiore dall'avvento della famiglia Toti. Preoccupa la fragilità che contorna l'ambiente, con spifferi che nemmeno i lodevoli interventi da mediatori dei nuovi dirigenti riescono a frenare e che parlano di vittime sacrificali già identificate, protagonisti pronti a fare le valigie e giocatori vessati come, se non di più, nella gestione-Pesic. In questo panorama si attende con ansia l'ufficializzazione del nuovo piano di investimento sui giovani che venerdì prossimo sarà presentato in Campidoglio. Sperando che d'improvviso chi ha lavorato sodo in questi anni non venga dimenticato. Ma a Roma situazioni del genere non sarebbero certo una novità. Intanto nell'anticipo giocato ieri sera l'Angelico Biella ha difeso il suo parquet superando 92-76 il Livorno portandosi così a quota 14 in classifica.

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