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di FABRIZIO MARCHETTI ROSSI dà l'addio virtuale a Oddo.

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L'ha scritto il tecnico, con una dichiarazione che irrompe nella trattativa e traccia il filo conduttore del pensiero biancoceleste. «Capisco il ragazzo, arriva una grande squadra e ti fa una bella offerta e mi piace anche che non si sia mai nascosto dietro a un dito. Una cosa, però ci tengo a dirla: non può essere un giocatore ad affermare: è arrivata un'offerta importante per me. Non è lui che può ritenere un'offerta importante o meno, deve essere la società a stabilirlo». E poi ancora. «In ogni caso voglio a disposizione gente motivata, mi aspetto che tutti i giocatori pensino solo ed esclusivamente alla Lazio e che la considerino la migliore squadra del mondo.Se qualcuno andrà via, sarà perché non crederà di potersi ritagliare uno spazio importante. Su Massimo resto tranquillo, sono ormai 2-3 anni che vive questa situazione. Sarà importante fare chiarezza». Il giocatore intanto non è volato a Dubai e per fare chiarezza è atteso l'intervento di Lotito (segnalato ancora a Cortina): Galliani potrebbe invece irrompere sulla scena a ore ma di certo, a prescindere dall'epilogo, la Lazio non farà sconti. Vuole soldi, tanti e giocatori in cambio. Non solo Foggia, che tra l'altro potrebbe essere un doppione di Jimenez, sempre più nel mirino laziale. Nel discorso potrebbe entrare anche un altro tassello: dopo le opzioni Motta, Mesta, il croato Srna, il francese Perquis e il belga Vanden Borre (19 enne in forza all'Anderlecht), l'attenzione è proiettata anche - a livello potenziale - su Zabaleta, classe '85, capitano dell'Argentina under 20 campione del mondo nel 2005. Ora Pablo milita nell'Espanyol ed è considerato il nuovo Javier Zanetti: piace, eccome, alla Lazio e anche al Milan. L'ostacolo è la valutazione (circa 6 milioni) ma potrebbe rappresentare un'idea suggestiva anche per il futuro. Alla fine Oddo sarà rossonero ma Lotito non cederà d'un millimetro. Vuole accrescere il patrimonio tecnico della squadra: oltre a Foggia si parla sempre della possibile comproprietà di Marzoratti (ora in prestito all'Empoli) e del coinvolgimento di Sereni, che comporterebbe un risparmio di oltre due milioni lordi per le casse biancocelesti. Per il futuro piacciono sempre De Sanctis e Flavio Roma. Così Canovi a Grt: «De Sanctis può essere il dopo-Peruzzi, ma ancora non c'è trattativa». Piace sempre Ranocchia dell'Arezzo. Domani è infine attesa la verità su Jimenez: la Lazio ha in mano il giocatore, solo un rilancio dell'ultima ora potrebbe rovesciare un'operazione che sta filando verso la chiusura. Un'intesa fino al 2012 a circa 500 mila euro all'anno: questa la base dell'accordo che dovrà soddisfare le richieste del Tribunale di Terni, con un esborso pari a 12 milioni (1 per il prestito) da sborsare entro il 2009. Improbabile il rientro del Palermo (che cerca una prima punta), alla finestra i club esteri, la priorità è la Lazio. Rossi «apre» al cileno: «Vice-Mauri o vice-Pandev? È un ottimo giocatore ma non sta con noi. Qualora venisse mi basterebbe facesse Jimenez». E ancora con un sorriso: «Ai giocatori di oltre 25 anni farei firmare un contratto di sei mesi rinnovabili. La prova di Behrami terzino destro? Ho tentato soltanto perché Oddo non c'era». Il tecnico sul 2007. «Le basi per ripetere quanto di buono fatto nell'anno precedente ci sono, basta restare umili e pronti al sacrficio. Anche se noi, in realtà, vorremmo anche migliorarci». Capitolo-società: chiusura in flessione in Borsa (-0,12% a quota 0,4015 euro). Prosegue l'Opa, la settimana si è chiusa con un'adesione pari, complessivamente, allo 0,550% (ieri passate di mano 46 mila azioni).

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