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Materazzi: il 2006 è stato l'anno più bello della mia carriera

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Ho vinto tutto quello che c'era da vincere, sia a livello personale che di squadra. Quindi credo sia l'anno più bello della mia carriera. Un voto a questo anno? Non c'è voto che tenga. Ho fatto il massimo per quello che ci si aspettava da me. Un 2006 da 10». Marco Materazzi non poteva chiedere di più all'anno che si è appena concluso. Il difensore dell'Inter si dà un bel 10. Ma il 2006 non sarà ricordato solo per le vittorie, è stato anche l'anno della scomparsa di Giacinto Facchetti al quale Materazzi era molto legato ed il giorno dopo la vittoria della Supercoppa gli portò il trofeo in ospedale. «Cosa mi disse? Che eravamo stati bravi, che aveva visto tutta la partita. Parlava con un filo di voce, perché aveva fatto il tifo, mi disse. Sapevo che non era solo per quello. Porto sempre nel cuore con me il ricordo di avergli preso le impronte per il Golden Foot, è stata quella la cosa che mi porterò dentro. Periodicamente durante il mondiale ci sentivamo spesso. Gli avevo promesso che saremmo andati a Berlino e che lui sarebbe venuto con noi, purtroppo non ha potuto mascherando la sua assenza con la scaramanzia. Ma con il cuore era lì con me». Prima di partire per la Germania il difensore dell'Inter aveva incontrato Facchetti a casa sua. «L'ho incontrato prima e dopo. Giacinto era sempre presente - spiega Materazzi - e mi dava ottimi consigli. E infatti sono cresciuto molto grazie anche a lui. Due anni fa ero in vacanza, si diceva che sarei andato via dall'Inter. Lui mi chiamò e mi disse: fai come al solito, dai il massimo e vedrai che poi giochi. Aveva ragione». Il 2006 è stato l'anno dei difensori, da Materazzi, a Cannavaro. «È stato l'anno dell'Italia e della difesa dell'Italia. Eravamo un gruppo compatto, tutti sapevamo cosa si poteva raggiungere. È stato l'anno di Materazzi, di Cannavaro, - dice il difensore nerazzurro - ma anche di tutta la gente che ci ha voluto bene e ci ha sempre seguito con passione». 3 nomi di difensori più forti di te al mondo? «Di me tutti. Cannavaro, Nesta, Maldini. Il mio idolo in assoluto è Nesta».

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