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Torna in campo la serie B per la diciottesima giornata di campionato

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La squadra di Deschamps a caccia di tre punti contro l'Arezzo

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Stasera, di nuovo allo stadio Olimpico, la truppa di Deschamps aspetta l'Arezzo nel più classico dei testa-coda con l'animo ancora scosso da quanto accaduto: «Ci troviamo in una situazione psicologica molto particolare - ha ammesso il tecnico -. Mercoledì abbiamo vissuto una giornata di grande tristezza con i funerali di Alessio e Riccardo, e certamente il nostro stato d'animo non è ancora cambiato. Siamo uomini, non possiamo rimanere insensibili di fronte a certi fatti. Oggi (ieri, ndr) siamo tornati ad allenarci qui a Vinovo perché si tratta del nostro centro sportivo e dovevamo farlo: di sicuro, però, nessuno di noi ha avuto belle sensazioni». In mezzo a tanta giustificata tristezza, si è anche giocata una partita di calcio e non sono mancate le polemiche, visto che il gol decisivo segnato da Zalayeta a Bologna è apparso annullabile per almeno un paio di buoni motivi. Tuttavia Deschamps non ci sta a vedere la Juve messa in croce: «Non posso accettare che noi si venga considerati colpevoli di qualcosa. Se l'arbitro fischia o meno, non è colpa nostra: lui sta facendo il suo lavoro, noi il nostro. Sbagliano i giocatori, sbaglio io, può sbagliare anche lui. Sappiamo che ci possono essere decisioni discutibili ma, ripeto, non è accettabile che si faccia passare noi per colpevoli». Succederà ancora, inutile illudersi del contrario: meglio che Deschamps ci faccia il callo, così come in questi mesi ha imparato a far fronte a situazioni particolari per non dire complicate: «Questa stagione è stata sicuramente difficile, sin dall'inizio. Luglio e agosto sono stati mesi duri, con un progetto sportivo che non sapevamo quale potesse essere. Siamo partiti con una forte penalizzazione che, pur se ridotta in seguito, ha condizionato psicologicamente i giocatori. Poi abbiamo perso il magazziniere Romeo, che era uno di noi da quarant'anni, e ora questi giovani: ho vissuto sicuramente mesi più felici di questi e come me tutti gli juventini. Ora però guardiamo al 2007, sperando che sia migliore e che ci porti a raggiungere obiettivi importanti». L'Arezzo non dovrebbe rappresentare ostacolo impossibile da superare (un solo gol segnato finora in trasferta), pur per una Juve che dovrà fare a meno anche di Camoranesi (contrattura): possibile il varo di una squadra clamorosamente offensiva, con Paro e Zanetti davanti alla difesa e poi tre trequartisti (Zalayeta, Del Piero e Palladino) dietro Trezeguet.

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