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LOTITO non molla Oddo e blinda Delio Rossi.

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Ieri il presidente, tornato operativo dopo la vittoria davanti all'arbitrato, ha riunito staff, giocatori e tecnici a Tivoli per il consueto vernissage natalizio. Una cena per festeggiare la vittoria nella stracittadina e proiettare lo sguardo al futuro. Che Lotito cerca di decodificare con linee-guida precise. Il numero uno non ha intenzione di privarsi di Oddo e specifica di non aver ricevuto quell'offerta indecente, chiamata a spostare gli equilibri e il destino del campione del mondo. «Non mi risulta che Berlusconi abbia detto di volere Oddo. Comunque, per poter comprare ci deve essere qualcuno che vende. Massimo ha contratto fino al 2008, in Italia non è mai stata applicata la norma Fifa per svincolarsi e non penso verrà applicata. Questo non significa che se un giocatore non vuole restare alla Lazio, lo si debba legare con le catene. Oddo è valore importante, aggiunto per la Lazio e non a caso è il nostro capitano. Ho interesse a valorizzare la società e farò di tutto per tenere Oddo. La mia gestione ha dimostrato che non ho venduto nessuno e non mi risulta che i giocatori che sono andati via dalla Lazio abbiano trovato tutto questo consenso da altre parti. Non rimpiango nessuno di quelli che sono andati via e i fatti mi stanno dando ragione. La nostra squadra rappresenta il presente e il futuro della società e abbiamo interesse a potenziarla ulteriormente», sottolinea a Radio Radio tv. Sull'organico: «Penso di avere allestito una squadra che può competere alla pari con tutti, dipende dall'approccio». Sui costi di gestione: «Sto pagando la squadra attuale, oltre alla rata del fisco, e quella passata: pago Favalli, Mijalovic, Pancaro, Fiore, Giannichedda, Liverani, Gottardi, Baggio e Negro. Baraldi ha fatto un piano di slittamento che Lotito sta pagando. La Lazio è una società perfetta dal punto di vista getsionale ma ancora sulle sue spalle una "soma" che piano piano si sta alleggerendo: quando finiremo di pagare le vittorie degli altri, forse potremo costruire una squadra competitiva. Ma non è che vince chi più investe. Creare le condizioni per ricreare i mercenari vuol dire ripristinare una situazione obsoleta». L'ultimo pensiero, che poi diventa il primo, è per il demiurgo dei successi biancocelesti, quel Delio Rossi a cui Lotito si sente particolarmente legato: «Delio è come me. Andiamo d'accordo perché abbiamo gli stessi obiettivi e valori: c'è armonia. Lui è l'allenatore giusto per la Lazio. Spero che resti a vita nella Lazio. Nella vita poi ci possono essere scelte diverse, ma sarebbero legate ai soldi e con tutto il rispetto per le altre società, essere l'allenatore della Lazio, lavorare nella capitale. Qui c'e' un progetto vero che può dare grandi soddisfazioni e una persona seria come Delio». Rossi ringrazia e sogna a occhi aperti. È convinto di non perdere Oddo e magari lo vede sulla linea di difesa con Nesta. «Uno scambio con il Milan? Perché limitarsi, li vorrei tutti e due», ha specificato a Radio Sei, dopo aver rimarcato che l'atteggiamento di Spalletti dopo il 7-0 contro il Catania non l'ha condiviso. «Dopo un risultato del genere non avrei mai stretto la mano ai giocatori del Catania. È un gesto spontaneo ma può essere interpretato come una provocazione, visto che si trattava di un risultato umiliante». Teme cali di tensione a Livorno ma non dimentica la scintillante notte di festa per Roma mentre la società lavora sul mercato. Affollamento per Vanden Borre dell'Anderlecht, radio-mercato sussurra di interessamenti per Perquis del Saint-Etienne e conferma la pista che porta a Geraerts dello Standard Liegi. Non solo Milan per Oddo: alla finestra anche club spagnoli (il Real potrebbe tornare alla carica) e inglesi, pronti a coprire d'oro il terzino. Il Genoa rimane su Sereni. Società: titolo in rialzo in Borsa (+0,12%, chiusura a 0,403 euro), ok dei consigli di gestione e sorveglianza all'Opa lanciata da Lazio Events. Il 21 dicembre terza convocazione dell'a

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