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di ALESSANDRO AUSTINI LA ROMA torna al primo amore.

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È lui la reale alternativa a Tavano nella caccia a un esterno di qualità. La scorsa estate l'ala del Cagliari è stato a un passo dal vestire la maglia giallorossa. Anzi, «era praticamente tutto fatto» ci racconta al telefono Esposito. E poi? «Non se n'è fatto più nulla ma con la Roma siamo rimasti che ci saremmo risentiti a gennaio». Una mezza promessa che la società potrebbe mantenere presto. «Lo spero - chiude l'azzurro - ma per il momento nessuno mi ha fatto sapere nulla». La trattativa per Tavano vive una fase di stallo. Primo problema: il Valencia vorrebbe lasciarlo partire in prestito solo a fine gennaio. Secondo: l'ex giocatore dell'Empoli non potrebbe essere utilizzato in Champions League dalla Roma. Controindicazione che non riguarda Esposito. Ecco perché a Trigoria si è ripreso a pensare con insistenza al suo nome per il mercato di gennaio. C'è da superare, però, un osso duro come Cellino. Ieri il presidente del Cagliari ha ricordato che ha fatto «sacrifici per non vendere calciatori a giugno e non mi sembra il caso di indebolirla a gennaio». La scorsa estate nella trattativa erano finiti Okaka, Rosi e Faty. Ma Spalletti bloccò l'operazione, soprattutto perché non voleva privarsi del giovane esterno. Se Cellino insisterà sui nomi richiesti in estate dovrà accontentarsi del prestito o di una comproprietà che assicuri il riscatto alla Roma. Di certo il Cagliari ha l'obbligo di cedere il giocatore quanto prima: il contratto di Esposito scade nel 2008 e il prezzo del cartellino scende di giorno in giorno. Anche la stagione deludente del giocatore (un gol all'attivo in quindici gare di campionato) fa solo il gioco della Roma. Intanto, ieri a Trigoria la squadra si è ritrovata per la prima volta dopo la sconfitta nel derby. Nessun confronto duro e non è stata neanche analizzata la partita sul video. Il colloquio è durato qualche minuto ed è servito all'allenatore per rasserenare gli animi in vista della gara fondamentale contro il Palermo. Ottimismo trapela anche dalle parole di Rosella Sensi: «L'Inter è una grande squadra ma il campionato non è chiuso: il calcio riserva sorprese ogni volta che si gioca». Ieri Chivu non ha partecipato all'allenamento a causa di un colpo alla testa ricevuto da Pandev nei minuti finali del derby, che gli era costato una lieve commozione cerebrale. Dopo la gara il romeno era già stato sottoposto ad accertamenti, ieri ha effettuato una risonanza magnetica a Villa Stuart che ha dato esito negativo: oggi sarà regolarmente in campo nonostante soffra anche per un dolore al collo del piede destro. Non si è allenato De Rossi, alle prese con un affaticamento ai flessori. Totti non sta benissimo ma col Palermo ci sarà: ieri ha saltato la partitella finale. Si è rivisto in campo Ferrari, che ha svolto un lavoro differenziato con Faty e Freddi, ed è ricomparso anche Martinez. Tanto per ricordare che in questa Roma c'è pure lui.

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