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di FRANCO BOVAIO A CESENA il Napoli non riesce a vincere e l'1-1 finale gli serve ...

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Ancora una volta, però, gli azzurri tornano a casa con il rimpianto di aver sprecato un'ottima occasione per vincere, dato che si sono fatti infilare l'1-1 subito dopo essere passati in vantaggio. Così da ieri sera in testa alla classifica ci sono ufficialmente Juventus e Bologna, mentre il Napoli è diventato un'ex capolista. Alla vigilia Reja aveva paura della velocità di Papa Waigo e per questo aveva piazzato Grava, un destro naturale, sulla fascia sinistra a guardia della difesa e dell'uomo in più dell'attacco del Cesena. La mossa si è rivelata un boomerang, visto che un minuto dopo che Calaiò aveva portato in vantaggio il Napoli con un bel colpo di testa su cross di Trotta proprio Grava si è fatto sfuggire il suo avversario diretto, che ha infilato di precisione Iezzo, uscito alla disperata e anche in maniera un po' avventata. Nell'occasione, sulla splendida apertura di Salvetti, il Napoli si è fatto trovare tutto sbilanciato, ha effettuato male la tattica del fuorigioco ed ha servito su un pitto d'argento l'occasione a Papa Waigo. Reja è diventato una furia. Non si può sprecare così il vantaggio sul campo di una diretta concorrente, soprattutto non lo si può mandare all'aria un minuto dopo averlo trovato. E che Grava fosse in difficoltà su Papa Waigo si è visto anche al 35', quando il cesenate lo ha anticipato di nuovo, stavolta nell'area piccola, e Iezzo ha respinto di piede la sua conclusione da due passi con un riflesso che ai tifosi del Napoli ha ricordato Garella. Poco prima, al 31', Calaiò aveva sprecato la rete del possibile 2-1 calciando malamente a lato dopo una bella triangolazione con Pià. Il primo tempo, molto bello, si chiude con un'altra occasione per parte (testa di Domizzi a lato e tiro di Pellé che ha la stessa sorte), a dimostrazione che le due squadre si stanno equivalendo in tutto. Forse anche per questo nella ripresa tornano entrambe in campo attente a non scoprirsi. Ne vengono fuori 45' più brutti dei primi, in cui Turci corre i pericoli più grossi nel finale: il primo al 39' su un colpo di testa del neo entrato Sosa che devia sulla traversa, il secondo al 46' con il legno che dice no a Domizzi. Nel mezzo l'espulsione per proteste di Calaiò.

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