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BENTORNATO Bode.

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La bella notizia per Casa Italia è però che Peter Fill, altoatesino di poche parole sempre atteso all'esplosione, si è piazzato quarto e ha mantenuto la testa della classifica di Coppa del Mondo. Di sicuro, nell'anno dell'addio di Kristian Ghedina, si tratta di una supernotizia per gli azzuri: Fill non sarà probabilmente in grado di lottare fin da quest'anno per la vittoria della classifica generale, ma di sicuro sta dimostrando di essere quell'atleta polivalente ai massimi livelli che in tanti avevano pronosticato negli anni scorsi. E in una stagione come questa, in cui sono state programmate cinque combinate, uno con le sue caratteristiche potrebbe davvero frequentare i piani alti fino alla fine dell'avventura. Per L'Italia le buone notizie non finiscono con Fill, se è vero che Sulzenbacher si è piazzato sesto, lanciando segnali di rinascita dopo una serie di stagioni vissute nelle retrovie, e Staudacher appena a ridosso dei primi dieci. La gara, disputatasi sotto una leggera nevicata, ha visto Miller conquistare la sua 22esima vittoria personale: lo yankee è stato per una volta concentrato dall'inizio alla fine, non facendosi distrarre e nemmeno spaventare da un addetto alla pista che gli si è quasi parato di fronte mentre lui viaggiava a più di cento all'ora. Tutt'altro sciatore, insomma, rispetto a quello visto il giorno prima quando, nettamente in testa alla supercombinata dopo la libera, è saltato incredibilmente a metà dello slalom. L'onda americana ha portato sul podio anche Nyman, terzo, mentre dietro Miller si è piazzato una vecchia volpe come lo svizzero Cuche. Male, infine, tanti atleti attesi ai vertici della classifica generale: Maier oltre il ventesimo posto, lontano anche Svindal. Buon per Fill.

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