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di FABRIZIO MARCHETTI IL TREQUARTISTA ha restituito fantasia alla Lazio.

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Anzi dal protagonista, quello Stefano Mauri capace di tirare fuori dal cilindro due gol e un assist al bacio nello spettacolare 5-0 contro l'Udinese che ha rilanciato le azioni biancocelesti. «Il rombo a centrocampo è la soluzione giusta, soprattutto fino a quando Behrami, Manfredini e Foggia avranno dei problemi, ed è quella che ci sta dando risultati importanti». È proprio Mauri il fulcro del nuovo modulo. Un modo per scucire dalle spalle di Ledesma qualche responsabilità ed esaltare le sue doti da rifinitore. «Mi sono trovato bene a giocare trequartista. È un ruolo che mi piace, lì mi trovo a mio agio. Nel giocare da centrale mi si aprono più spazi, mentre da esterno per me è diverso. Non sono come Foggia che punta l'uomo nell'uno contro uno. Giocare alle spalle delle punte per me è piu facile che farlo sulla fascia». Sorride, Mauri, e lancia l'assalto al Messina: la gara di domani sullo Stretto non gli fa paura. «È una partita importante, perché il Messina è un'ottima squadra, e speriamo di ottenere un risultato altrettanto importante: dobbiamo fare punti». Per raggiungere il traguardo europeo: «Abbiamo superato i problemi parlando fra noi e siamo stati bravi ad isolarci dall'esterno. Dobbiamo essere consapevoli della nostra forza, dei nostri limiti e continuare così. Prima eravamo considerati scarsi, ora come dei fenomeni. Noi siamo una buona squadra che con tranquillità, consapevolezza dei propri mezzi e giocando come sa, può mettere in difficoltà chiunque. Possiamo lottare per le parti alte della classifica, non so se addirittura per il quarto posto - conclude - Facciamo più punti possibili e poi vedremo». Sarà lui a innescare il tandem Rocchi-Pandev: l'unica novità, rispetto alla squadra che ha battuto l'Udinese, dovrebbe essere rappresentata dal ritorno di Cribari in difesa accanto a Stendardo, complice il probabile forfait di Siviglia, che non si è allenato neanche ieri e va verso l'esclusione. Cresce la condizione di Foggia, più di un'alternativa per eventuali emergenze a partita in corso. Mercato: si seguono sempre il ghanese Pappoe e l'argentino Montenegro, e nelle scorse settimane, nei vari incroci - solo teorici - di mercato, qualcuno ha ipotizzato che lo spento Adriano in dote all'Inter potesse riacquisire forma e convinzione alle dipendenze di Delio Rossi. Un'operazione suggestiva, che l'Inter avrebbe certamente preferito a un'eventuale soluzione-Roma per il brasiliano. L'alternativa si chiamava Fiorentina. Ora è tornata d'attualità la possibilità che Adriano finisca al Real in cambio di Ronaldo. Novità nello staff medico: si è dimesso il responsabile sanitario, Alfredo Carfagni. La società proverà a fargli cambiare idea. Capitolo-società: non è arrivata alcuna risposta da parte della Procura di Milano in merito all'istanza di dissequestro del 14,6%. Pronta la richiesta di sollecito. Anche la Consob è in posizione d'attesa: la Lazio ha chiesto la sospensione dei termini per il lancio dell'Opa considerando il blocco della quota passata di mano lo scorso 31 ottobre. La Lazio Marketing & Comunicazione studia soluzioni per l'immediato futuro: diverse iniziative editoriali sono al vaglio del club, compresa la possibilità di sfruttare un canale radio e uno tv per divulgare il verbo, ufficiale, biancoceleste. La prossima settimana è prevista la seconda convocazione dell'assemblea straordinaria per un consuntivo con i soci e l'approvazione della modifica statutaria, con la curiosità legata al 14,6% in mano al custode giudiziario, l'avvocato Sanzo. Entro fine mese è invece prevista l'uscita di due libri che riguardano da vicino la società biancoceleste. La confessione di Cragnotti, «Un calcio al cuore» e un ritratto di Maestrelli, a 30 anni dalla scomparsa del tecnico del primo scudetto biancoceleste.

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