Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Al Masters di tennis

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Le premesse non erano molto incoraggianti perché i due giocatori si erano affrontati ben 12 volte con un bilancio di 11 vittorie ad una a favore del campione svizzero. Anche nelle occasioni più importanti (due finali di Wimbledon ed una, la più recente, quella dell'Open degli Stati Uniti) le differenze erano state minime ma le conclusioni quasi sempre favorevoli al giocatore più solido, più completo ed in definitiva più forte. Ebbene mai come ieri Roddick è stato vicino a sfatare quella specie di complesso che inevitabilmente i risultati dei precedenti confronti gli avevano messo addosso. Roddick può anche non essere simpatico ma è uno sportivo onesto e leale. Due anni fa, al Foro Italico, contro lo spagnolo Verdasco aveva vinto l'incontro ma corresse a proprio sfavore una decisione dell'arbitro e finì per perdere. Nel 2005, dopo aver perso contro Federer la seconda finale consecutiva a Wimbledon, ad un giornalista che gli augurava di poter dar vita ad una grande rivalità tennistica rispose: «mi piacerebbe, ma prima di considerarmi un rivale credibile per Roger, bisognerebbe che io lo battessi qualche volta» Per tre volte ieri, nel tie-break del secondo set, Roddick, che aveva vinto il primo set, ha avuto sulla racchetta la palla per vincere l'incontro. Era avanti per 6 a 4 con il servizio a disposizione ma ha mancato quella opportunità ed altre due, sul 6 a 5 e sull'8 a 7 prima di cedere per 10 punti ed 8 e perdere di misura il terzo set. Ancora una volta Federer, che a questo punto ha vinto contro Roddick 8 dei 9 tie-break disputati, ha confermato di saper giocare meglio i punti importanti, la qualità che caratterizza, più di ogni altra caratteristica tecnica, il campione. Comunque bisogna fare i complimenti ad entrambi, a Roddick che ha probabilmente giocato la sua miglior partita ed a Federer che, malgrado qualche incertezza iniziale ha trovato nella stretta decisiva il suo tennis migliore. Nel secondo incontro della giornata un po' a sorpresa il croato Ivan Ljubicic, che sembrava morto alla fine del secondo set quando l'argentino Nalbandian ha servito per il match sul 5 a 4, è riuscito ad imporsi per 7-5 al terzo dopo due ore e 48 minuti di gioco. Ora, in questo gruppo solo Federer è sicuro della qualificazione. Per il secondo posto tutti sono ancora in corsa anche se Nalbandian avrebbe bisogno di battere Roddick in due set per poter raggiungere le semifinali. Oggi in campo (diretta su Sky extra a partire dalle ore 12) Blake e Davydenko, quindi derby spagnolo tra Nadal e Robredo.

Dai blog