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di FRANCO BOVAIO IL Napoli passa a Bari dove finora non aveva vinto nessuno e aggancia ...

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Il merito è di un gol bellissimo di Calaiò e delle scelte di Reja, che risolve il dualismo tra Bogliacino e De Zerbi mandandoli entrambi in campo, il primo in regia, il secondo largo insieme a Pià dietro a Calaiò, che fa la punta centrale. In panchina vanno Sosa e Bucchi, per uno schieramento che privilegia velocità e tecnica alla potenza fisica. La scelta di Reja fa giocare meglio il Napoli ed è premiata al 43' proprio da Calaiò, che su cross di Savini stoppa e gira in rete di sinistro realizzando la prima vera occasione di 45' avari di emozioni. Al 36' il Bari aveva chiesto il rigore per un contrasto tra Santoruvo e Domizzi, ma la simulazione era evidente. All'11' della ripresa Maran decide che è ora di cambiare: dentro Vantaggiato fuori Scaglia, per un Bari ancora più offensivo. Sette minuti e il Bari sfiora l'1-1 con Tabbiani, che su azione d'angolo manda a lato di poco di testa. Reja allora si copre e prima toglie Pià per Trotta e poi De Zerbi per Sosa, che in vista del forcing finale del Bari è utile sia per far salire la squadra che in difesa sulle palle alte. Ma la serata è propizia per gli azzurri, che al 43' se ne accorgono sul palo preso da Di Vicino su punizione. Nel finale il Bari reclamava un rigore per un presunto fallo di mano ma l'arbitro vedeva bene. E il Napoli va.

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