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Ieri il presidente a Trigoria con Fisichella

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Ma oggi ci sarà un dodicesimo uomo speciale: il presidente Sensi sfiderà il freddo e si presenterò all'Olimpico. Prima di accomodarsi in tribuna, andrà a caricare la squadra nello spogliatoio.Intanto ieri è tornato a parlare dopo mesi di silenzio. «Sono innamorato della Roma» ha detto con l'entusiasmo di un tempo. La società è nelle mani di Rosella: la garanzia migliore per il presidente. «Mia figlia va a tutte le partite e impara a gestire la società. Io le insegno le cose e lei le capisce al volo - ha continuato Sensi a Radio Centro Suono - perché è intelligente e sa ripeterle con entusiasmo e volontà. Ritengo che Rosella possa stare bene nel posto dove sta. Non ho fatto niente da quando c'è lei, rispetto i ruoli». Ieri il patron giallorosso ha pranzato a Trigoria con Spalletti e un tifoso vip: Giancarlo Fisichella. Il pilota della Renault ha regalato a Sensi un casco con il logo della Roma, ricevendo in cambio una maglia giallorossa con il suo nome e il numero dieci sulle spalle. Il presidente si gode il suo «giocattolo», costruito con tanti sacrifici. «Questa è una bella squadra di giovani con un grande futuro. Si prepara tecnicamente e questo è un merito che io do principalmente ai giocatori. Voglio una Roma di giovani talenti degni di questa città». Poi l'elogio al tecnico: «Spalletti è un bravo allenatore, oltre ad essere una persona seria. Ha una bella equipe di giovani che fa trottare ogni giorno». Sensi rivolge anche un pensiero al giallorosso che ama di più. «C'è un giocatore degno non solo della mia attenzione, ma della mia stima professionale che si chiama Francesco Totti. Lui gioca col cuore e con l'intenzione di segnare e me l'ha dimostrato nelle ultime partite». In chiusura, da buon romanista, Sensi si riserva una «stoccatina» ai cugini laziali. «Quando esco con la macchina per andare allo stadio mi vedo i tifosi che corrono incontro: li abbraccerei tutti. Noi abbiamo preso tutta la tifoseria di Roma, la Lazio ne ha sempre di meno». Ale. Aus.

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