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Baldini all'assalto della Grande Mela

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35locali per le donne, le 10.10 per gli uomini: sei le ore di differenza in meno rispetto all'Italia) daranno vita al consueto spettacolo straordinario, nel quale lo sport riesce a diventare vero connettore sociale. Sulla linea di partenza del Ponte di Verrazzano sono attesi oltre 3500 italiani (il Lazio con i suoi 250 maratoneti è una delle regione più rappresentate), tanti, tantissimi se si pensa che nel nostro Paese soltanto cinque maratone come Roma, Venezia, Firenze, Padova e Treviso hanno la forza di superare i 3mila partecipanti. Il fascino della Grande Mela, legato al ricordo delle vittorie di Pizzolato, Poli, Leone e Fiacconi, continua a colpire e dopo una breve flessione nel 2001, all'indomani dell'11 settembre, sono riprese a pieno ritmo le prenotazioni per una trasferta che si trasforma in business milionario. Considerando anche gli accompagnatori saranno infatti oltre 5mila gli italiani che bruceranno in questi giorni più di 9 milioni di euro, calcolando gli alberghi e i viaggi senza contare le spese per tradizionale shopping. Chi invece non ha nessuna voglia di fare una vacanza spensierata è Stefano Baldini, a caccia di uno dei pochi grandi successi che ancora gli mancano. Il campione olimpico ed europeo è alla sua 22eima maratona, alla quarta presenza nella gara che non ha mai vinto (il miglior risultato, il terzo posto colto nel 1997), intenzionato a recitare quella parte da protagonista pressoché obbligatoria per uno con il suo palmares. Inutile nascondere che Baldini è in buona forma, tutti sanno ormai che quando si presenta al via è un uomo pericoloso. Del resto anche il suo mentore Lucio Gigliotti non ha nascosto lo stato di grazia che dura dall'inizio dell'anno. Non dimentichiamoci che il 2006 gli ha già regalato risultati importanti: il record italiano a Londra (2h07'22''), e il secondo titolo europeo della carriera ottenuto sulle strade di Goteborg. «Agli Europei non ho faticato molto e per questo ho deciso di provarci - ha detto Baldini in conferenza stampa - il percorso è duro, si addice però alle mie caratteristiche. Non mi aspetta una passeggiata ma sono convito che tutti gli avversari mi guarderanno con il dovuto rispetto». In realtà il mondo intero riconosce al maratoneta azzurro una inimitabile capacità di «leggere» le corse sui 42 chilometri e 195 metri. Il favorito numero uno della gara è il primatista del mondo di maratona, il keniano Paul Tergat (2h04'55''), peraltro già battuto da Baldini ai Giochi di Atene ma vincitore al Central Park proprio lo scorso anno, al termine di un drammatico sprint con il sudafricano Hendrick Ramaala, caduto poi sul traguardo. Ramaala vuole rifarsi, vanta un personale di assoluto rispetto (2h06'55'') al pari dell'altro corridore degli altopiani William Kipsang (2h06'39''). Completano l'incredibile starting list della gara Rodgers Rop (2h07'34''), Hailu Negussie (2h08'16''), Daniel Yego (2h08'16''), Daniel Cheribo (2h08'38''), Frederick Cherono (2h08'38''), Alan Culpepper (2h09'41'') e Meb Keflezighi (argento olimpico, 2h09'53''). Anche la gara femminile promette scintille con Catherine Ndereba (ex-primatista del mondo con 2h18'47'') che dovrà guardarsi da Deena Kastor (leader mondiale stagionale con 2h19'36''), Susan Chepkemei (2h21'46''), Lornah Kiplagat (iridata di corsa su strada, 2h22'22''), Yelena Prokopcuka (2h22'56''), Rita Jeptoo Sitienei (2h23'28''), Lidiya Grigoryeva (2h25'10'') e Tatiana Hladyr (2h25'44''). La Maratona di New York verrà ampiamente seguita dalla tv: su Rai2 dalle ore 15.35 (partenza gara femminile, durante «Quelli che il calcio...»); dalle 16.10 (partenza gara maschile, durante «Quelli che il calcio...»); alle 17.10, diretta fino al termine. Eurosport, diretta integrale dalle ore 15.30.

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