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Super Kakà trascina il Milan, ottavi a un passo

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Con la vittoria di ieri sera, il Milan mette un piede e mezzo negli ottavi di finale di Champions perché il successo dell'Aek sul Lilla rimanda ancora di due settimane la qualificazione vera e propria. Quella che cercava Ancelotti per concentrarsi anima e core sul campionato dove i rossoneri hanno una grandissima necessità di guadagnare terreno in classifica dopo un avvio stentato. Comunque il Milan potrà cercare la risalita già da domenica prossima a Bergamo perché, ormai, il girone di Champions cosa fatta è. Qualificazione virtuale centrata grazie ad un Kakà stratosferico, sublime, da pallone d'oro. Suoi i tre dei quattro gol che hanno messo KO un Anderlecht modesto che ha creato qualche problema solo nella ripresa. Il Poker è stato siglato invece da Gilardino che finalmente si è sbloccato nella massima competizione europea. Ancelotti, dopo la sconfitta di sabato nel derby, accantona l'albero di Natale rilanciando di conseguenza il modulo con le due punte supportate da Kakà. Inoltre, per la notte Champions, ben quattro pedine diverse sullo scacchiere del Diavolo rispetto alla gara con i cugini nerazzurri: fuori - un po' per turnover un po' per scelta tecnica - Cafu, Ambrosini, Pirlo, Gattuso e Inzaghi, in campo Simic, Maldini, Brocchi, Oliveira e il rientrante e tanto atteso Gourcuff. Se il Milan riparte dunque nel nome di una piccola rivoluzione, non fa altrettanto l'Anderlecht che si presenta a San Siro con lo stesso modulo e ben dieci undicesimi della sfida di Bruxelles di quindici giorni fa. Il match non inizia nel migliore dei modi per i padroni di casa che, già nel riscaldamento, devono far fronte all'infortunio di Kaladze per un problema alla coscia destra: al suo posto Jankulovski con tanto di spostamento di Maldini al centro della difesa. Nonostante l'inconveniente, però, il Diavolo parte con grande determinazione e, nei primi tre minuti, due belle giocate di Oliveira mettono i brividi ai belgi. Belgi talmente scossi da ricorrere, poco dopo, ad un netto fallo da rigore su Gilardino: dal dischetto si presenta Kakà che non sbaglia, trasformando con un mix di classe e potenza. Rossoneri vicini al raddoppio al 14' con Simic ma Zitka si esalta con un bell'intervento. Il gioco c'è così come c'è la sfortuna: infatti, al 18', anche Nesta è costretto a dare forfait per un problema alla spalla. Dentro Cafu. Proprio il pendolino brasiliano, a pochi secondi dall'ingresso in campo, confeziona un assist al bacio per il raddoppio dello scatenato e imprendibile Kakà. Che dire: il calcio espresso dal numero 22 rossonero è una vera e propria miscellanea di musica e magia che permette al Milan di giocare un ottimo primo tempo controllato senza problemi dall'inizio alla fine. Qualche problema per i rossoneri arriva invece ad inizio ripresa con le accelerazioni di Tchite messe però subito a tacere dalla terza perla di Kakà: stavolta, il fenomeno verdeoro umilia Zitka con un siluro dal limite dell'area che meriterebbe di entrare nei manuali di storia dell'estetica. Sul 3 - 0 la squadra di Ancelotti si addormenta un po' concedendo spazio all'Anderlecht che, nel giro di un minuto, prima accorcia con Juhasz e, poi, sfiora il raddoppio con la complicità di Jankulovski. Milan un po' stanco che, però, taglia ogni dubbi di rimonta con

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