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Rossi prepara già il riscatto iridato

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Valentino Rossi vuole rialzare la testa, anche se non aver conquistato l'ottavo titolo mondiale scotterà ancora per molto. Ma il Dottore è un Campione dentro, guarderà avanti, alla prossima sfida, sicuramente quella delle prossime «800» nella MotoGp. Avrebbe voluto vincere tutto e lo ha detto: «Mi sarebbe piaciuto aggiudicarmene cinque su cinque, peccato...», ma questa è la vita e questo può succedere in una carriera così intensa. Un percorso formidabile quello di Rossi, un superpilota che praticamente ha vinto tutto e in tutte le classi. Valentino non ha mai avuto limiti in nessuna cilindrata: mondiale nella 125, 250, 500 e MotoGp 1000 di cilindrata. Ed è stato sempre il migliore, il pilota da battere. Non solo nel Motomondiale: alla prima assoluta si è aggiudicato anche una gara storica, la «8 ore di Suzuka». Quindi questa sconfitta del Dottore può considerarsi solo una pausa. Una pausa, certo che scotta, ma che servirà a ritrovare la concentrazione ed soprattutto la forza di tornare ancora più leader. «Appena sono scivolato ho detto: ho perso il mondiale», questa è la frase che Rossi ripete e ripeterà parecchie volte nella sua vita. Ma in fondo anche questo fa parte delle corse. Si vince, e Valentino lo ha fatto bene e spesso; ma si può essere anche battuti. Quest'anno, in un mondiale strano, complicato, discontinuo e anche sfortunato per Rossi e stata proprio la continuità nei risultati a far prevalere Nicky Hayden. Ci può stare. A parlare nel dopo gara è stato proprio colui che ha dato l'imput a Valentino, l'uomo che gli ha consegnato quel numero 46 che ha fatto innamorare il mondo delle due ruote, papà Graziano Rossi. Da sempre è il tifoso numero uno, non perde una gara di Valentino campione delle due ruote, ma domenica la prima preoccupazione non è stata per il mondiale che Rossi vedeva sfumare sulla ghiaia di Valencia. Papà Graziano stavolta ha preferito vestire i panni del genitore, perchè il suo Vale resta il numero uno, anche se è caduto. «Ho saputo che Valentino era caduto attraverso lo speaker perché ero distante dal luogo in cui è avvenuta l'incidente - racconta Graziano Rossi - ma la mia prima preoccupazione è stata per la salute di mio figlio, invece che l'esito della gara». Passata la paura, però, si è pensato anche al Mondiale. Certo dopo la rimonta messa a segno da Valentino e i punti recuperati gara dopo gara, il finale di Valencia non era quello che la famiglia Rossi si aspettava. Vale partiva in pole e aveva il mondiale a un passo e poi nulla: «Non posso nascondere la tristezza e la delusione per un mondiale perso - continua papà Graziano - conosco il carattere di mio figlio e sono sicuro che reagirà alla grande, e poi anche una sconfitta può arricchirlo dal punto di vista umano». Invece Valentino è un uomo come tanti, certo però un fuoriclasse in pista. Lo stesso Dottore scherzando domenica nel dopo gara aveva detto: «Un peccato aver perso così. Mi sarebbe piaciuto vincere tutto, ma questo capita solo i personaggi dei fumetti». Dopo l'errore della gara di Valencia è stato consolato da tutti, ma non è una cosa che piace a Rossi. Vuole farcela da solo, come ha sempre fatto, da grande Campione. Ed ora dovrà ritrovare la concentrazione, pensare alla nuova Yamaha che dal prossimo anno troverà la versione «aggiornata» della MotoGp, quella targata 800 di cilindrata. Una scommessa interessante per un talento che vuole fare ancora centro. Gliela detto uno che di fuoriclasse se ne intende come Michael Schumacher: «Sei giovane e puoi ancora vincere tantissimo». Ed è certo che questo succederà, Rossi d'altronde è una spanna sopra agli avversari che, a pari condizioni (fisiche e di moto) batte senza lasciare traccia. Proprio la Ferrari, al di là delle due ruote, può essere uno dei traguardi di Rossi. Ma sarà il futuro per Valentino. Risponde papà Graziano: «Ora più che mai sono sicuro che Valentino voglia imporsi nella sua categoria, il prossimo anno sarà più motivato che mai». Noi ci crediamo. E glielo auguriamo.

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