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Calciopoli atto-finale: le quattro società coinvolte attendono stasera il verdetto dell'arbitrato

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Col fiato sospeso

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Insieme titolo e sottotitolo d'una giornata da vivere col cuore in gola in attesa della sentenza dell'arbitrato, degno epilogo dell'estate più lunga dei tifosi italiani, vissuta a leggere intercettazioni e a studiare il codice di giustizia sportiva. Niente a che vedere con il Mondiale vinto sul campo, insomma. Il 14 luglio il verdetto Caf, il 25 il ribaltone della Corte Federale poi la lunga rincorsa per evitare il Tar. Passando per il Coni naturalmente. Con Gianni Petrucci mediatore d'eccezione, capace di ridimensionare le velleità «ordinarie» dei rinnovati vertici bianconeri. Quindi la Conciliazione, fallita, ma con una deroga che ha dirottato le attenzioni generali verso la finestra-arbitrato. Ora ci siamo: dopo la discussione di quindici giorni davanti al collegio arbitrale guidato da Ronzani, ieri sono partiti i primi colloqui tra gli avvocati del Coni per smussare le ultime divergenze e cercare un punto d'incontro sulle sentenze. Stasera, a Borsa chiusa, sarà quindi scritta la parola fine (con formula abbreviata) sulla tormentata vicenda. Si partirà alle 13.30 con il caso-Carraro, seguirà la riunione fiume dei «cinque» legali del comitato olimpico. Che hanno lavorato nelle ultime ore su un'intesa di massima globale, perché secondo le indiscrezioni il nodo finale era legato alla posizione della Fiorentina, legata a doppio filo al ruolo svolto nella vicenda dalla proprietà e a quell'illecito contestato in Lecce-Parma 2004-2005. Impazza il toto-previsioni, di certo c'è che le quattro società (a cui si aggiungeranno anche Arezzo e Reggina) hanno chiesto l'annullanamento delle penalizzazioni. In ballo ci sono 55 punti. Anche perchè ormai non ci sono più speranze per Juve, Lazio e Fiorentina di ottenere la restituzione dell'Europa ma proprio sull'esclusione dalle Coppe è costruito l'assioma difensivo dei club. Il Milan ne ha invece approfittato per invocare l'assegnazione dell'ultimo scudetto invece cucito sul petto dell'Inter. La Juventus dovrebbe ottenere la riduzione maggiore, fino a un massimo di 10 punti, che di fatto significherebbe (ri)partire da -7. Sulla posizione dei bianconeri ha sicuramente inciso la revoca di due titoli e la retrocessione in serie B. Poi si passa alla A, con Fiorentina e Lazio che godranno probabilmente dei benefici maggiori in termini di sconti. Come detto i viola hanno rappresentato il caso più lungo e complesso per il collegio: dai 7 ai 10 punti, questo si aspettano concretamente i legali toscani. Che ufficialmente hanno ribadito, nei giorni scorsi, di voler adire le vie della magistratura ordinaria nel caso in cui non arrivasse il colpo di spugna sul -19. La Lazio ne aspetta 8 di punti ma ne avrà probabilmente 6, nell'ipotesi peggiore «solo» 5. Infine il Milan: è partito da -8 ma ha avuto la possibilità di giocare i preliminari di Champions, centrando la qualificazione nella cornice europea più prestigiosa e remunerativa. Si parla di 2-3 punti di sconto, difficile che i rossoneri ottengano qualcosa di più. Sicuramente impossibile che si esaudisca il desiderio-tricolore. Da stasera (a meno di ulteiori rinvii) le indiscrezioni lasceranno spazio ai verdetti. Poi ci sarà spazio solo per il campo. Con l'augurio che il calcio si metta davvero alle spalle l'inquietante bufera.

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