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Lazio già maltrattata Giusta la riduzione

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Poi è cominciata la lunga attesa per le sentenze definitive su Calciopoli (in realtà manca l'Arbitrato della Reggina). I soloni perbenisti hanno già dato fiato alle trombe: niente sconti e pene confermate. Sull'altro fronte i club coinvolti che sperano di vedere riconosciute le loro richieste di riduzione totale o parziale dell'handicap iniziale. Di certo le società hanno il merito di non aver bloccato i campionati col ricorso al Tar dopo un processo da terzo mondo. E anche la Figc aprendo la strada all'Arbitrato è sembrata pronta a premiare questo atteggiamento. Tra due settimane, sapremo. La Lazio ha pagato di più rispetto alle reali responsabilità del presidente Lotito. Come si può pensare che abbia fatto parte del «grumo di potere» per salvarsi all'ultima giornata a Palermo? Come si può ritenere che abbia avuto dei favori sul campo quando nelle gare incriminate era stata danneggiata da evidenti errori arbitrali? Si deve restituire l'onore perduto a una società che anche durante l'epopea cragnottiana ha vinto molto meno di quanto meritasse proprio per non essere stata in sintonia col Palazzo. Ora c'è la possibilità di ridare alla Lazio almeno qualche punto (5 o 6) di un'ingiusta penalizzazione. Stavolta i giudici impiegheranno almeno quindici giorni per arrivare, si spera, a una sentenza equa. Non come quel processo scandaloso della Caf con verdetti già scritti senza ascoltare nemmeno i testimoni e senza le normali garanzie per tutti gli imputati.

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