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di FRANCESCO CHIESA SUZUKA — Dopo la vittoria, le scintille.

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Dalle parole positive di Flavio Briatore a fine gara a Suzuka, si è passati a quelle a mente fredda del patron della Renault: «Provo lo stesso dispiacere - dice ironicamente Flavio Briatore - che Schumacher ha provato per noi a Monza». E aggiunge: «La stessa identica cosa è accaduta a noi in Italia. Sono cose che capitano, succedono. Forse c'è una forza superiore, qualcosa di più potente. Penso che il nostro team abbia offerto una grande prestazione così come Fernando Alonso. Tutti hanno fatto un lavoro fantastico. La vettura è stata fenomenale e verso la fine le gomme hanno reso in modo superbo. Con quale approccio andremo in Brasile? Mah. non so. Vedremo cosa accadrà. Certo arriviamo con alcuni punti in più della Ferrari. E la cosa non è da poco». Al di là della scaramanzia, in Renault già si sfregano le mani: ad Alonso in Brasile (22 ottobre) infatti basterà fare un solo punto per vincere il suo secondo titolo piloti. Dalla Rossa non si commentano le dichiarazioni di Briatore, anzi si rilancia. La controrisposta infatti arriva dal presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo: «La Ferrari lotterà fino all'ultimo metro, non concederà nulla. Farà l'impossibile». E poi continua Jean Todt, direttore generale della Ferrari: «Tutto si supera, come le cattive digestioni». Però la rottura del motore, cosa che non capitava dal 1997, è stata deleteria per il cammino di Schumacher: «Sono macchine testate per ben altri chilometraggi - spiega Todt -, ma può capitare». Comunque elogi sono arrivati dai giornali spagnoli: con titoli sul pilota di casa della: «Alonso ad un punto dal titolo» ma che riconoscono quanto Schumacher, malgrado la rottura del motore e la sconfitta, «resta un campione sino alla fine». Anche il quotidiano «El Pais» rende, insieme ad altri giornali, gli onori a Schumacher riportando la sua frase «Do per perso il titolo», e dedicandogli un lungo commento intitolato «Un gran campione sino alla fine». E nell'articolo sottolinea che malgrado non sia riuscito a guadagnarsi l'ottavo titolo «questo tedesco, ancora competitivo a 37 anni, resta il miglior pilota della storia». Nonostante tutto, Michael Schumacher ha solo una possibilità: vincere il Gp di Interlagos e sperare nella defaillance di Alonso (senza punti o fuori gara). Che tra due settimane il campione tedesco possa arrivare primo al traguardo è cosa possibile; meno che lo spagnolo non vada a punti e di questo ne è consapevole anche Schumacher. Ma sperare è lecito, visto che la Ferrari (e Schumi) è abituata alle rimonte impossibili. Comunque, in quanto a dati televisivi, in Giappone è stato vero spettacolo: oltre quattro milioni gli spettatori (quasi 70% di share su Rai1) si sono alzati domenica mattina alle sette per assistere al duello Schumi-Alonso e sono rimasti incollati al video. Senza fiato; alla fine senza sorridere.

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