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Rossoneri poco brillanti, i padroni di casa sfiorano il colpo grosso

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Oliveira delude, traversa di Morrone. Martedì il Lilla in Champions

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Invece i rossoneri, apparsi tra l'altro stanchi e a corto di idee o colpi di genio, si sono trovati di fronte un super Livorno che non ha concesso pressoché nulla. Alla fine, un risultato giusto che ovviamente soddisfa gli amaranto e lascia l'amaro in bocca al Diavolo. Un Diavolo che non rinuncia al turn over e che , anche in Toscana, conferma le proprie caratteristiche camaleontiche: Ancelotti, rispetto all'undici di mercoledì, rilancia Nesta, Favalli, Ambrosini, Seedorf e il miglior amico di Ronaldinho nonché Ricardo Oliveira. Dunque, pure stavolta, il tecnico rossonero mantiene la linea che prevede ad ogni partita una rotazione pazzesca di uomini. Il collega Arrigoni, già ribattezzato a Livorno come il sosia di Rosy Bindi, pensa a coprirsi con un centrocampo foltissimo composto da cinque elementi più un Vigiani che in fase offensiva deve aiutare Lucarelli mentre, nei casi di contenimento, ha l'obbligo di dare una mano in mezzo al campo. La gara dell'«Armando Picchi» prende il via e Maldini dà forfait: il capitano rossonero, già al 4', deve lasciare il terreno di gioco per un fastidio agli adduttori. Al suo posto Kaladze, fascia ad Ambrosini. Per vedere invece la prima occasione da gol bisogna attendere l'ottavo quando un rapido scambio Inzaghi - Oliveira non viene finalizzato al meglio dal brasiliano che calcia debolmente. La partita è effervescente anche se i portieri rimangono pressoché inoperosi. Al 26' ci prova Kakà dal limite dell'area ma la sua conclusione a girare sfiora il palo. Poco dopo, grave svista dell'arbitro Ayroldi: il direttore di gara non vede infatti il fallo da rigore di Grandoni su Ambrosini, lasciando continuare il gioco. Ancelotti va su tutte le furie. Il Livorno si fa pericoloso al termine della prima frazione: erroraccio di Bonera che offre strada a Vigiani bravo a servire un pallone d'oro a Lucarelli che non conferma però le sue caratteristiche da bomber di razza. Si vede che non è proprio giornata per l'idolo della curva amaranto visto che, al 55', è costretto ad uscire per un indurimento al polpaccio. La sfortuna accompagna i toscani anche al 60', minuto in cui Morrone ha a disposizione il colpo del vantaggio ma la traversa aiuta il Milan. Milan che non gira, risultando a corto di idee. Proprio per questo motivo, al 68', Ancelotti prova la carta Pirlo al posto di Gattuso. La musica, comunque, non cambia più di tanto con il Livorno sempre abile ad arginare qualsiasi tentativo di offensiva da parte della squadra rossonera che, infatti, non si rende mai pericolosa dalle parti di Amelia se non con alcune conclusioni da lontano e con una volata di Oliveira nel finale. Martedì a Lille servirà molto di più. Il Milan di Livorno è stato senza ombra di dubbio il peggiore di questo inizio di stagione. Impallato, lento, senza fantasia. Ad Ancelotti il compito di ricaricare le pile all'ambiente.

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