Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

di FRANCESCO CHIESA MOTEGI — È una Yamaha che va, è un Rossi che vola a Motegi.

default_image

  • a
  • a
  • a

Nemici, dunque, più di prima. Pensando non solo a questo titolo mondiale ma anche ai prossimi due. Si medita dunque sul futuro e il sette volte campione del mondo, Rossi appunto, dà gas alla sua due ruote e mette in riga, soprattutto avverte i suoi avversari. «In Giappone vinco io», non lo dice ma lo fa capire prima di tutto a Hayden. Certo però, le parole si dovranno tramutare in pista, nella gara di domani, alle 7 ora italiana. Lo spettacolo, comunque, è assicurato. L'anno scorso vince la Ducati di Capirossi, ma quest'anno, visto che il «Dottore» è salito sul gradino più alto del podio solo nel lontano 2001, vuole invertire la tendenza. Rossi, insomma, spinge alla ricerca dell'aggancio in classifica, ora che è a soli 21 punti di ritardo dall'americanino della Honda. Hayden, comunque, tiene e il «Dottore» Rossi invece vuole sferrare l'attacco finale prima di tornare e concludere in Europa (gli ultimi due Gp in Portogallo e Spagna). Nessuno vuole una gara metà asciutta e metà bagnata, ma il meteo dice che su Motegi e il Giappone si sta avvicinando, addirittura, un tifone: «L'ho detto, meglio una gara tutta bagnata che metà e metà. Comunque sono contento — dice Rossi —, siamo partiti molto bene. Sono veloce, la moto va e anche l'assetto sia con gomme da qualifica che da gara. Avere una Yamaha perfetta è un'ottima notizia. Questa gara per me è molto importante in prospettiva campionato, quindi aver cominciato col piede giusto è un'ottima cosa». Anche Melandri, l'ultimo vincitore in Australia, è soddisfatto. Macio, che è in lotta per il titolo ed è in bilico per il prossimo anno tra Ducati (80%) e Yamaha, (20%) dopo aver trovato un buon set-up pensa alla sua attuale Honda (Team Fortuna): «Sono molto soddisfatto nonostante la pista presenti caratteristiche molto diverse da Phillip Islan. Guardo con fiducia la gara di domenica, spero di ripetermi». Vede positivo anche l'altro italiano, vincitore in Giappone lo scorso anno, Loris Capirossi. «Sono soddisfatto del lavoro svolto e del mio passo con le gomme da gara. Penso di aver fatto il lavoro migliore di tutti, ho totalizzato moltissimi giri con le stesse gommee ne ho provate due tipi, nuove entrambi. Il mio ritmo è senza dubbio molto rapido».

Dai blog