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MotoGp in Giappone, Rossi prova a ridurre il distacco da Hayden

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Vale e la rimonta: «Vinco e sferro l'assalto all'ottavo titolo»

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Per Valentino Rossi è, forse, l'ultima occasione per agganciare, o comunque, definire il suo finale di stagione. Con 21 punti di ritardo su l'americano della Honda Nicky Hayden il «Dottore» si presenta caricato, rilassato, su una pista, però, che lo ha visto sul gradino più alto del podio solo nel 2001. Non piace il tracciato a Rossi, comunque si adatterà con la sua Yamaha a quelle che saranno le esigenze della gara, domenica all'alba. Il meteo non dà indicazioni precise, pioggia o asciutto, chissà. Certo è che Valentino ha le idee chiare sul come vorrebbe disputare la gara della MotoGp: «Non mi preoccupa la pioggia e va bene, ovviamente anche l'asciutto. L'unica cosa che non vorrei — spiega Rossi — proseguire come in Australia, con una gara mezza asciutta e mezza bagnata. Così non si può correre, troppi cambi d'assetto, difficile, insomma, decidere le strategie di gara». E poi diventa serio, pensando al mondiale: «Quella di Montegi è una gara molto importante per me e per la Yamaha; lo è molto più delle due gare in Malesia e Australia. Lì ero favorito, su tracciati adatti alle mie caratteristiche, alla moto. In Giappone invece non è così, quindi sarebbe importante riuscire a salire sul podio». L'obiettivo per Rossi è unico: «Voglio cercare di togliere più punti possibile ad Hayden per poter continuare a lottare. La mia M1 ultimamente va davvero bene quindi arriveremo lì in buona forma e cercheremo di trarre il massimo dal fine settimana, in modo da poter essere pronti all'ultimo assalto al titolo quando torneremo in Europa». Un mondiale diviso in quattro, con Hayden in fuga, Rossi all'inseguimento e poi Melandri e Pedrosa. E si muove già il mercato piloti: Macio, pilota del Team Fortuna, un grande mondiale fino a questo momento, potrebbe finire alla Ducati nella prossima stagione, mentre Nicky Hayden, al di là del titolo della MotoGp, potrebbe invece accasarsi alla Yamaha assieme, udite udite, a Rossi. Si saprà, comunque, tutto a fine stagione. Intanto c'è da pensare a questo finale, spettacolare ed emozionate, ancora aperto a mille soluzioni diverse. Dalla Ducati, pensando alla gara di domenica prossima, dello stesso parere di Rossi anche Loris Capirossi: «Detesto le gare come quella dello scorso weekend, in cui il meteo decide tutto: per questo non vedo l'ora di tornare in sella in Giappone, dove spero in una gara normale. Per Ducati vincere in Giappone è stata un'esperienza incredibile, un risultato davvero fantastico per tutte le persone coinvolte in questo progetto. Guardando allo scorso anno, posso dire che quella di Motegi è stata una delle gare più facili perché la nostra moto e le nostre gomme lavoravano davvero bene su quel tracciato. Li occorre molta potenza per uscire bene delle curve lente e il motore Ducati ne ha sempre avuta in abbondanza. Faremo del nostro meglio per vincere anche questa volta, ma dobbiamo vedere come andranno le cose. Stessa cosa vale per il Campionato, aspettiamo e vediamo cosa succederà. Motegi — conclude Capirossi — è anche la gara di casa della Bridgestone, quindi vogliamo dare il massimo per regalare loro un altro buon risultato. I loro pneumatici lavorano bene a Motegi, in piega sono eccezionali. In questo i tecnici seguono anche le mie indicazioni, basate sul mio stile di guida».

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