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L'Inter ritrova il sorriso

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Aver conquistato tre punti pesanti, che tengono ancora a distanza i cugini rossoneri (sei lunghezze), rianima un ambiente scosso dal passo falso di Lisbona e dal mezzo con la Sampdoria. Ossigeno vitale, dati i prossimi impegni: domenica in casa con il Chievo, mercoledì in Champions col Bayern Monaco e, ancora, la domenica successiva a Cagliari. Se, inoltre, a questo mini ciclo di partite si aggiungono le fresche fatiche di mercoledì scorso, si intravede un deciso utilizzo del turn over. Ieri mattina, con i reduci dalla sfida dell'Olimpico che sostenevano una seduta di scarico, è stata disputata una partitella contro la Primavera. Dal test, se non altro, Mancini ha tratto segnali confortanti da Adriano, autore di uno dei due gol del 2-0 finale (l'altra marcatura è dell'argentino Gonzalez). Un terzo tronco della rosa, invece, ha proseguito il lavoro specifico di recupero. Vale a dire gli infortunati Recoba, Cruz, Cambiasso e Coco. Giornata di riposo, infine, per Grosso. Il difensore, contro la Roma, è stato sostituto sul finire della partita dal brasiliano Maxwell. L'ex jolly dell'Ajax, ormai ristabilitosi da un lungo infortunio, è in rampa di lancio. E, addirittura, potrebbe anche essere utilizzato contro il Chievo. «Sono contento per aver debuttato in una gara importante come quella contro la Roma. È stato bellissimo - spiega a Inter Channel - tornare in campo dopo un anno e mezzo». Ma, non sono tanto le corsie esterne il vero problema di Mancini. Il tecnico, sia con il Chievo che con il Bayern Monaco, dovrà fare a meno dei centrali di centrocampo Cambiasso e Vieira (il francese è squalificato in entrambe le competizioni). Tenendo poi conto che difficilmente Figo riuscirà a giocare 180' in tre giorni, si può quasi parlare di emergenza. Le soluzioni, tuttavia, non mancano. Con Dacourt e Stankovic, ad oggi inamovibili, si alterneranno Gonzalez, Figo, Solari e Maxwell. Senza poi escludere l'opportunità di avanzare di qualche metro uno tra Zanetti e Maicon. Di sicuro, ritroverà posto (almeno con i veneti) Samuel. L'ex giallorosso, nelle prime quattro gare, ha raccolto appena 139'. Nulla o quasi, in confronto ai 380' di Cordoba (sempre in campo) e ai 241' di Materazzi. Questo, perché Mancini crede di aver trovato in Materazzi-Cordoba la soluzione migliore per la difesa. Fatto sta che il successo sulla Roma, oltre alle polemiche, cancella anche quel filotto di 13 trasferte consecutive in cui i nerazzurri (tra campionato e coppe) hanno sempre subìto almeno una rete. Anche in attacco, Mancini pare orientato a qualche modifica. Per il campionato, rientra dall'inizio Adriano. Probabile staffetta, invece, tra Crespo e Ibrahimovic.

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