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I giallorossi ci credono: scudetto possibile

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«Ma la corsa scudetto è tutt'altro che finita» dicono in coro i giallorossi. Il primo a riconoscere i meriti dei nerazzurri è Chivu. «Loro hanno una rosa - ammette il romeno - in cui ogni giocatore è più forte dell'altro. È sempre difficile affrontare due attaccanti bravi come Ibrahimovic e Crespo». Sulla partita: «L'Inter è stata brava a fare gol e poi a ripartire in velocità». Senza Mancini e Taddei la Roma ha smarrito lo smalto messo in mostra nelle prime gare stagionali. «Ci dispiace per entrambi, ma dobbiamo andare avanti con quelli che ci sono. Il campionato è lungo e bisogna avere pazienza e la consapevolezza che in questa stagione possiamo toglierci qualche soddisfazione. Nonostante questa sconfitta, la Roma può competere con le altre grandi squadre fino alla fine». Alla ripresa degli allenamenti, programmata stamattina a Trigoria, andranno verificate le condizioni dei due esterni brasiliani. Taddei non è risucito a smaltire la distorsione alla caviglia sinistra che si è procurato nell'allenamento di martedì ed è stato costretto a saltare la gara con l'Inter. Ieri mattina il giocatore si è sottoposto ad una risonanza magnetica a Villa Stuart che ha escluso complicazioni. Ma il piede gli procura ancora dolore e difficilmente riusciurà a recuperare per la trasferta di domenica a Parma. «Non riesce neanche a mettersi le scarpe» ha racontato Spalletti. Al «Tardini» dovrebbe mancare anche Mancini. L'esterno è uscito per un infortunio dopo 23 minuti. «Mi si è indurito il muscolo posteriore della coscia - racconta Mancini - e domattina (oggi, ndr) farò accertamenti a Trigoria. Spero che non sia nulla di grave. Ma non cerchiamo alibi: se io e Taddei giocavamo potevamo anche perdere 3-0». Nonostante lo stop contro l'Inter, il brasiliano mantiene l'ottimismo. «Il campionato è lungo e ci sono ancora tante partite. Loro sono stati più furbi e fortunati, noi comunque abbiamo disputato una buona gara e Julio Cesar è stato decisivo. La lotta con l'Inter resta equilibrata: ci possiamo ancora togliere tante soddisfazioni. Loro non sono mai stati in crisi, sono forti e contro di noi l'hanno dimostrato». Mancini guarda avanti: «Speriamo di riscattarci subito vincendo a Parma. Poi penseremo subito a Valencia». Perrotta riconosce il limiti della rosa della Roma. «Non possiamo fare a meno di Mancini e Taddei, ci mancano giocatori con le stesse loro caratteristiche. Io ho provato a fare l'esterno ma non è la stessa cosa». La sconfitta gli lascia l'amaro in bocca. «Peccato - dice Perrotta - potevamo andare in vantaggio, loro alla prima mezza occasione hanno segnato. Non è stata la Roma migliore. L'Inter si è chiusa bene dopo il vantaggio, hanno giocatori di esperienza e per noi è diventato tutto più difficile. Ma siamo solo all'inizio, ci sta di perdere contro una grande squadra. Ora tiriamo dritto fino alla fine». Tra le note positive il rientro di Montella. «Per me - dice l'attaccante - è una magra soddisfazione, l'importante era vincere e non ci siamo riusciti. Sto bene, la condizione fisica migliora e sono contento perché la schiena non mi ha dato più fastidio». Prima della gara Mexes aveva messo in chiaro le cose sul suo futuro. «Io al Real Madrid? L'interesse degli spagnoli - spiega il difensore all'Equipe - mi lusinga ma nella Roma sono molto amato. Qui c'è un gruppo molto affiatato e sono felice di restare in questa squadra. La società ha un progetto ambizioso e credo si possa riuscire a vincere anche a Roma». Ale. Aus

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