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Perrotta: avverto lo stesso spirito di gruppo di quando ero ai Mondiali

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Pizarro: occhio ai nerazzurri. Restiamo con i piedi a terraIl cileno, uno degli ex di turno, invita a non rilassarsi: «Hanno fatto un bel lavoro»

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Gli è bastato poco per innamorarsi di Roma e della Roma. Giusto il tempo di siglare due gol. «La rete con lo Shakhtar non la scorderò mai — ha dichiarato il centrocampista — Sentire l'urlo dei miei tifosi mi ha fatto piacere e poi segnare in Champions League è speciale». Come dargli torto, ma il cileno ha saputo ripetersi anche contro il Siena dando il via ad un'esultanza particolare. «È un ballo tradizionale del mio paese, in questo modo ho voluto dedicare il gol alla mia patria che festeggia l'anniversario della Repubblica». Due reti che fanno già parte del passato visto che domani si torna in campo per il primo big match della stagione, guarda caso proprio contro gli ex compagni dell'Inter che dopo i primi risultati deludenti sono sotto esame. «Il calcio è strano, a volte tutto gira a volte no, i nerazzurri restano lo stesso una grande squadra e dovremo stare attenti. Moratti ha allestito un gruppo ben assortito e quest'anno devono vincere per forza. L'ho detto qualche tempo fa e lo ripeto adesso, ma senza alcun rancore nei confronti di Mancini». La gara è di quelle affascinanti, anche se per Pizarro è ancora presto per parlare di sfida scudetto. «È una partita importante per tanti motivi. Come andrà? Dipenderà soltanto da noi. Non solo domani, ma anche il resto della stagione. I presupposti per fare bene e per essere davanti ora e alla fine ci sono, ma io non credo alla crisi dell'Inter». Sarà anche vero, ma è la Roma a stare sulla bocca di tutti per l'esaltante avvio di stagione. «Non abbiamo ancora fatto nulla, dobbiamo rimanere umili e lavorare anche se ora ci considerano la squadra da battere. Possiamo giocarcela contro i nerazzurri, anche perché i due reparti di centrocampo si equivalgono, con la differenza che noi siamo più giovani. Dobbiamo restare concentrati e sperare di aver smaltito le fatiche della gara con il Siena». Anche Perrotta non se la sente di pronunciare la parola scudetto. «Mi sembra prematuro parlarne. Noi siamo una squadra che vive alla giornata, sappiamo che abbiamo delle buone qualità però solo restando umili e con i piedi per terra potremo toglierci delle soddisfazioni». Eppure stare davanti a tutti non gli dispiace. «Meglio lì che in basso, siamo contenti». Poi un paragone. «Per lo spirito e la compattezza di gruppo questa Roma somiglia alla Nazionale Campione del Mondo».

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