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L'azzurro va oltre la sfida di domani

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Perrotta sposa Totti-Cassano: è la coppia del futuroIl centrocampista: «Sono contenti di giocare ancora insieme. Domani non è l'ultima spiaggia»

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Peraltro nei giorni scorsi lo stesso Donadoni aveva rivelato che era stato lo stesso capitano della Roma a caldeggiare il ritorno in Nazionale del suo ex compagno di squadra. Perrotta è pronto a scommettere sulla volontà di entrambi di mettere da parte i vecchi veleni: «Non penso che avranno difficoltà a tornare a giocare assieme avendolo fatto tanti anni nella Roma - dice il centrocampista del club giallorosso e della Nazionale - Anzi, credo che sarà una soddisfazione per entrambi ritrovarsi in azzurro. E avere oggi Totti farebbe comodo, come a qualsiasi squadra. Quanto a Cassano mi auguro che con la maglia azzurra nessuno lo fischi, non vorrei si ripetesse il caso di Toni a Palermo». E ora incombe Francia-Italia, mica una sfida qualsiasi. Perrotta ovviamente lo sa, lui il 9 luglio era in campo, ha vissuto sulla propria pelle la gioia di diventare campione del mondo e ha assistito alla rabbia e alla delusione dei francesi. «Rispetto a quella con la Lituania, la gara di domani a Parigi sarà diversa - assicura - anche se non tutto è da buttare dell'altra sera. Avessimo sfruttato una delle tante occasioni staremmo ora a parlare di un'altra Italia. E comunque non voglio sentir parlare di Parigi già come di ultima spiaggia, basta ricordare il cammino tortuoso dell'Italia quattro anni fa nelle qualificazioni europee. Posso garantire che qui nessuno è appagato, c'è in tutti la voglia di ripetersi. Mentalmente nel gruppo non è cambiato nulla». Intanto lui sabato ha accettato di cambiare ruolo finendo sulla fascia destra. «Era la prima volta e ora Spalletti mi farà fare altrettanto - sorride Perrotta - che la prossima settimana firmerà per legarsi ancora più a lungo alla Roma («Tutto già definito, la firma è una formalità») - Battute a parte, l'ho fatto volentieri, segno che Donadoni mi ritiene in grado di coprire più ruoli. C'è chi lo considera troppo giovane per fare il ct ma è molto preparato e sul piano umano è straordinario. E approvo la scelta di non aver chiamato chi nel precampionato ha giocato poco».

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