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di ENRICO TONALI ETON — L'Italia sale a quota periscopica e mette fuori la testa ...

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«Le folate cambiano in continuazione fra corsia e corsia e tra una gara e l'altra», ha assicurato il poliziotto toscano Lorenzo Carboncini che ieri in semifinale ha guidato verso la qualificazione l'otto azzurro (oltre lui, Mornati N., Sartori, Dentale, Palmisano, Agamennoni, Frattini, Mornati C., tim. Iannuzzi) terzo dietro la superammiraglia USA iridata e olimpionica, ed i panzer di Germania: «Siamo capitati nell'acqua peggiore ed abbiamo dovuto guardarci pure dalla Russia che ha vogato in una corsia che le tribune riparavano dal vento negli ultimi metri. La finale, contro anche l'Australia vincitrice dell'altra semifinale, sarà una battaglia navale ma con distacchi minimi fra vincitori e vinti». Assieme alla lunga barca viceiridata 2005 si sono qualificati il 2 senza pesi leggeri (Di Somma, Caianello) ed il quadruplo assoluto targato Fiamme Gialle Sabaudia (Raineri, Stefanini, Venier, Montrone) entrambi giunti grintosamente terzi, mentre è purtroppo colato a picco negli ultimi metri il 4 senza p.l.. Spietata la semifinale del doppio pesi leggeri vinta dalla coppia azzurra Luini-Miani, vincitrice della Coppa del Mondo, che ha dovuto respingere le cariche di Francia, Giappone ed Ungheria. Per chi volesse scommettere sul suo quarto successo iridato, Big Race (Monopoli di Stato) accetta puntate on-line e nelle ricevitorie.

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