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COME già accaduto dopo la partita vinta contro la Cina, anche dopo il successo sulla ...

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«Per come si era messa la partita nelle ultime battute avremmo potuto uscire sconfitti. Ma se anche questo fosse accaduto mi sarei sentito soddisfatto per la prova offerta dai ragazzi». Il motivo è semplice. «Comunque fosse andata a finire, questa partita segna la presa di coscienza del nostro potenziale». Recalcati è entrato poi nello specifico della scelta del quintetto iniziale. «Rispetto alla Cina ho cambiato qualcosa. Ho inserito Mancinelli perché pensavo che potesse essere l'uomo giusto per frenare Nachbar e Michelori per contrapporlo a Jurak, uno che ama giocare abbastanza di fisico. Ma nel mio modo di vedere il basket il quintetto di partenza è qualcosa di relativo. Non è un caso che già al termine del primo quarto erano stati dieci i giocatori scesi in campo». Il ct poi parla dell'opaca prova di Basile. «Dopo la partita contro la Cina mi aspettavo un suo calo. Non si può giocare a quei livelli tutte le sere. La forza di questa squadra è trovare protagonisti diversi per ogni gara, oppure per spezzoni di gara, come Matteo Soragna che è entrato nel finale dopo non aver giocato per tutto il secondo tempo ed è stato determinante a fine partita». E proprio Soragna dà conforto alla tesi espressa dal coach. «Siamo una squadra vera, dove ognuno ha la possibilità di dare qualcosa per la causa. Sono felice per come ho giocato e per quei punti realizzati nelle fasi finali. Era quello che Recalcati mi aveva chiesto ed è una soddisfazione esserci riuscito». L'eroe della serata è stato senza dubbio Marco Belinelli. «Non voglio sembrare presuntuoso ma ora dobbiamo crederci tutti. È giusto rispettare ogni avversario ma giocheremo a testa alta contro chiunque. Per quanto mi riguarda sono contento della mia prova ma so benissimo che ho ancora tanto da imparare». Tra i migliori c'è anche il playmaker della Virtus Bologna, Fabio Di Bella. «Nella prima partita contro la Cina ero molto emozionato per l'esordio al Mondiale. Ma rotto il ghiaccio le cose sono andate meglio, anche perché ero molto più sereno». Il playmaker tascabile è testimone anche di una profezia del compagno di stanza, Michelori. «Scherzando - conclude Di Bella - mi ha detto che partita contro gli Usa sarà la prova generale della finalissima. Lui ne dice tante, ma chissà che questa volta non abbia veramente ragione». F. Fab.

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