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di PAOLO DANI LIVORNO — Chissà come se lo immaginava Donadoni il suo esordio sulla panchina azzurra.

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Di certo alla vigilia era difficile ipotizzarne uno peggiore. Parte col piede sbagliato l'avventura del ct che avrà l'ingrato compito di inseguire il successo del predecessore Lippi. Il 2-0 della Croazia è una bocciatura severa per la squadra sperimentale e fuori condizione che il neo cittì è stato costretto a spedire in campo. È la prima sconfitta degli azzurri dopo venticinque gare d'imbattibilità. Un mese e sette giorni dopo l'impresa di Berlino torna in campo l'Italia. O meglio la maglia azzurra, perché ieri a Livorno di campione del mondo ce n'era uno, Amelia, che in Germania il terreno verde l'ha solo osservato dalla panchina. Quattro sampdoriani in campo dall'inizio, chiavi del centrocampo in mano a Liverani, tridente con Esposito, Lucarelli e Rocchi e Ambrosini capitano. Queste le scelte iniziali di Donadoni. L'inizio della gara lascia presagire una bella serata per il neo ct azzurro, soprattutto per merito di uno scatenato Rocchi. All'11 il primo sussulto con un'azione da manuale confezionata da Liverani: tocco in verticale per la punta della Lazio ma Pletikosa dice «no». Rocchi ci riprova due volte nel giro di pochi minuti con un sinistro sporco bloccato dal portiere croato e un altro tiro mancino che sfiora il palo. Dopo tanta Italia, al 28' arriva il gol della Croazia: errore di Liverani a centrocampo, Seric scodella al centro un pallone morbido per la testa di Da Silva - uno che di croato ha solo il passaporto - che si infila tra Falcone e Terlizzi e batte Amelia. Un colpo a freddo che smonta il castello di carta azzurro. Con tutto il rispetto per i due centrali di ieri, con Nesta e Cannavaro (o Materazzi, fate voi) quel pallone a Da Silva non sarebbe mai arrivato. Donadoni se la prende a più riprese con Liverani, reo di rallentare la manovra azzurra. Un'entrata dura, ma sul pallone, di Delvecchio scatena una rissa: Terlizzi, Liverani e Srna se la cavano con l'ammonizione. Il centrocampista della Samp diventa bersaglio degli elettrizzati giocatori croati che gli rifiliano un calcione dietro l'altro: un cartellino rosso non ci sarebbe stato male. Al 43' i biancorossi affondano la lama nella permeabile retroguardia dell'Italia: Amelia respinge male un tiro di Rapajc e Modric ribadisce in rete. Nella ripresa la programmata girandola di cambi: il ct azzurro prova a dare una scossa inserendo subito Semioli per Esposito e, dopo un quarto d'ora, Di Michele per Rocchi. L'esterno dell'Udinese sfiora subito il gol di testa proprio su imbeccata del giocatore del Chievo. I primi applausi per un deludente Amelia arrivano al 23' con una deviazione in angolo su tiro di Kranjcar. L'altro idolo di casa, Lucarelli, combina pochissimo e lascia il posto a Caracciolo: l'ariete del Palermo sfiora la rete con una bella rovesciata. È uno dei pochi acuti di una ripresa noiosa a dir poco. L'Italia si arrende ad una squadra molto più organizzata e cinica. L'antipasto della sfida c'era stato martedì con il confronto tra gli azzurrini di Casiraghi e l'Under 21 croata. Uno 0-0 che il neo ct ha giudicato comunque positivo, soprattutto per la prova del nuovo fenomeno del Manchester United, Giuseppe Rossi. Il prossimo appuntamento per l'Italia maggiore è in programma il 2 settembre a Napoli contro la Lituania per la prima gara delle qualificazioni agli europei del 2008. Quattro giorni dopo la Francia proverà a prendersi la sua rivincita a Parigi. Ieri il primo incontro del nostro girone: Far Oer-Georgia 0-6. Ma dalla prossima sfida torneranno i campioni e sarà tutta un'altra musica.

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