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Ingargiola: puntavo al bronzo, peccato

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Maxi-festa in Casa Italia tra spaghetti e torte

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Con loro molti azzurri e lo staff federale guidato dal presidente Franco Arese. Stefano Baldini da queste parti ha mangiato molta pasta ed ha gradito anche la tradizionale spaghettata del dopo gara. I ringraziamenti sono per tutti coloro che gli sono stati vicino ed ha avuto parole di elogio per la squadra che ha vinto la Coppa Europa e per un Francesco Ingargiola, che sicuramente ha contribuito non poco alla sua vittoria. Dal canto suo Ingargiola è soddisfatto: «Ho corso per il bronzo e pensavo di potermelo giocare, ma quando l'olandese Krotwaar è piombato su me e Rey mi sono un po' scoraggiato e la mia gara è finita lì. Ero carico e deciso a fare bene, devo dire che lavorare tre mesi ininterrotti con Baldini mi ha maturato, mi ha fatto capire cos'è vivere l'atletica giorno dopo giorno. Voglio continuare così». A favorire il successo in Coppa Europa è stato poi Danilo Goffi, undicesimo: «Non sono molto contento della mia prova anche perché quando ero dietro ero con l'olandese ma non sono stato capace di seguirlo, sono andato in crisi quando lui ha iniziato la sua progressione per tornare sui primi. Peccato perché volevo arrivare più avanti, ho tenuto proprio pensando alla squadra e sapendo che gli altri avevano mollato». Il primo a ritirarsi era stato Ottavio Andriani, che aveva accusato problemi a un alluce che lo aveva tormentato già alla vigilia della corsa, poi si era fermato Giacomo Leone, stremato muscolarmente da una giornata troppo fredda per lui, infine Ruggero Pertile, che molto aveva lavorato nella prima parte di gara ma poi aveva avuto problemi di respirazione e di gambe quando la gara ha avuto la sua accelerazione. Ma anche loro hanno contribuito a una giornata storica per la maratona italiana. L'ennesima. Gio. Esp.

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