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di FABRIZIO MARCHETTI ROCCHI e Pandev.

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Nelle lunghe giornate umbre, tra un allenamento e l'altro, studia la nuova Lazio e pensa a come far coesistere le quattro frecce offensive. Ne ha parlato con i suoi più stretti collaboratori, vuole tracciare un disegno tattico convincente ed efficace al contempo, senza depauperare le virtù d'un quartetto che messo in fila così farebbe paura a chiunque. Per questo mentre attende a Norcia l'annuncio ufficiale del colpo-Jimenez, ragiona come se il cileno ce l'avesse già a disposizione. Per lui il fantasista può giocare trequartista ed esterno di centrocampo, sia a destra che a sinistra. Un jolly, insomma, ma di grande qualità. Prima di tutto però viene l'equilibrio, quello raggiunto e inseguito dopo un anno di duro addestramento. Quell'equilibrio tattico chiamato 4-4-2. Rossi non vuole disfarsene a cuor leggero e probabilmente ripartirà proprio dalla certezza costruita nel suo primo anno romano. Salvo riconsiderare la situazione quando si tratterà di preparare partite casalinghe in cui sarà necessario aggredire l'avversario, che potrebbero consigliare il ricorso a un 4-2-3-1 o 4-3-2-1 con Pandev e Jimenez dietro a Rocchi o Makinwa. Ed ecco l'altro nodo, appunto Makinwa. Che si sente una prima punta e ragiona da prima punta, ma che nei piani di Rossi può eventualmente giocare anche da spalla di Rocchi. Ipotesi remota ma comunque da tenere in debita considerazione, soprattutto alla vigilia di un campionato lungo e pieno di insidie. Ledesma e Mutarelli saranno il perno nevralgico con Behrami e Mauri esterni designati. L'ex friulano, all'occorrenza, lascerà spazio al tandem composto da Pandev e Jimenez quando Rossi si sentirà sicuro di osare. Quando i meccanismi saranno oliati alla perfezione e si potrà giocare con maggiore consapevolezza. Anche perché lo schema con due trequartisti garantirebbe un'imprevedibilità notevole, al momento da immolare sull'altare sacrificale delle ponderate riflessioni tattiche di Rossi. Lotito intanto lavora a Cortina per regalare l'ufficialità dell'affare-Jimenez. Che si chiuderà sulla base di un prestito oneroso (la cifra oscilla tra 1 e 2 milioni) con opzione per il riscatto della comproprietà (valutata 7 milioni circa). L'inserimento nelle ultime ore del Bayern Monaco (pronto a offrire cifre importanti per coprire il vuoto lasciato da Ballack) ha turbato relativamente le operazioni tra Lazio e Ternana. «Credo che si possa chiudere in tempi brevi - ha spiegato l'agente Dozzini a Grt - perché bisogna solo limare alcune differenze con la Ternana sulle valutazioni. Negli ultimi giorni si è inserita una squadra importante, che partecipa alla Champions League, non il Valencia, per ovviare alla cessione di un grandissimo campione. Tutti, però, vogliamo che Luis vada alla Lazio». Si attenderà ancora qualche ora, poi si suggellerà l'affare mettendo le firme in calce ai contratti. Tutto fermo sul fronte-Oddo. Il laterale ha ribadito anche a Rossi la volontà di regalarsi l'avventura in rossonero e l'orientamento generale (quindi anche quella del club) è concedergli questa chance. Mercoledì notte vertice in casa Milan per definire il prossimo assalto: si attenderà il 22 agosto e la matematica qualificazione in Champions, poi si presenterà l'offerta finale. Quattro milioni e mezzo più Brocchi: potrebbe essere questa la contropartita tecnica sorpresa. Foggia è destinato altrove, le alternative rimangono Diogo (che il Real girerebbe al Milan) o Simic. A Rossi piace sempre Motta dell'Udinese. Il titolo sale in Borsa, mentre la Confconsumatori si è rivolta alla Consob per chiudere la tutela dei piccoli azionisti dei club quotati dopo le sentenze della Corte Federale. La Lazio guarda avanti: è stata fissata per il 23 agosto alle 11 la Conciliazione con il Coni davanti all'avvocato Maurizio Benincasa. Abbonamenti a quota 700.

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