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di PAOLO AVESANI ATTACCATI ad una wild card.

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Il quarantesimo atto di Italia Russia finisce tre a uno per i giocatori in maglia rossa. Gli azzurri entrano in campo con due set di ritardo, mostrando una buona pallavolo solo nella terza e quarta frazione. I ragazzi di Montali, indietro di preparazione, soffrono in seconda linea, sbagliando troppo in servizio. I nostri avversari, viceversa, sono praticamente perfetti in ogni fondamentale. Senza Corsano e Papi, la ricezione azzurra balbetta e l'attacco fatica non poco. Dall'altra parte gli schiacciatori russi, ben serviti da Grandine, mettono palla a terra con continuità. I ragazzi di Gajic volano 16-11 senza eccessivi patemi: Montali manda dentro Cernic per Cisolla, ma l'Italia è a disagio in tutti i fondamentali. La Russia chiude 25-16. Nel secondo parziale gli azzurri sembrano più in partita, ma Savani -marcatissimo - soffre in ricezione. I centrali russi danno spettacolo in attacco e a muro e portando a casa anche il secondo set. Al ritorno in campo si rivede lo spirito dei campioni d'Europa. Il muro azzurro tocca qualche pallone in più, ma è la squadra nel suo complesso a dare un'impressione migliore. Fei randella e Mastraneglo suona la carica: 21-19 il set è degli azzurri. Nel quarto set si vede in campo Tetykhin e il martello più forte al mondo porta i suoi 8-5. Tuttavia, quando sembra che si possa arrivare al quinto set, Tetykhin piazza l'ace del 3-1 finale.

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