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Moratti spiega la sua festa scudetto

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È una spinta anche per il futuro, si parte da qualche cosa che ha valore, che ha decisamente valore, forse di più che se dovessi nascondere qualche cosa dopo averlo vinto». Massimo Moratti ne parla convinto che società, squadra e tifosi abbiano tutte le ragioni di festeggiare e che a vergognarsi dovrebbe essere «qualcun altro». Nonostante l'assegnazione a tavolino? «Sì, perché, vorrei chiarire, è un buon tavolino. Fa benissimo la squadra a esserne fiera... Capisco anche tutte le altre tesi, ma non sono d'accordo. Io credo che sia giusto provare soddisfazione, non vergogna. La vergogna penso che, forse, la dovrebbe provare qualcun altro. Mi fa piacere pensare adesso anche a Simoni e Cuper», gli allenatori dell'Inter '97-'98 e '01-'02 che sfiorarono la conquista del titolo andato poi alla Juve in entrambe le occasioni.

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