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Lotito: sono fiducioso

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La difesa della Lazio Nessun rapporto con Carraro e Bergamo

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Anche ieri sera lunga riunione tra l'avvocato Viglione e Felice Pulici, in contatto con Siniscalchi, Longo e l'altro legale biancoceleste Gentile. Si lavora, anzi si punta sui mancati rapporti con Carraro e Bergamo, i vertici del presunto illecito nella sfida con il Brescia di febbraio 2005, quello contestato dalla Caf, quello che per il momento ha spedito la Lazio in B con sette punti di penalizzazione. Il club lavora per trasformare quell'articolo 6 in articolo 1 o al massimo un articolo 9, appunto illecito presunto, architettato da terzi all'insaputa del club. Anche perché non esistono prove, né tantomeno telefonate o intercettazioni che inchiodino Lotito per l'unica partita rimasta incriminata. Ieri Palazzi ha presentato ricorso chiedendo pene più severe anche per la Lazio e Lotito: nel discorso è rientrato virtualmente anche l'arbitro Rocchi. Evidente che per l'accusa si debba ridiscutere la partita con il Chievo. Intanto Lotito esprime la sua fiducia. «Ritengo ingiusta la sentenza della Caf e confido molto nella Corte federale. Sto vivendo questo momento con serenità e tranquillità, spiega Lotito, io non ho mai chiesto vantaggi arbitrali e la Lazio si trova in una situazione paradossale. Mi si sono state contestate infatti della cose che io in realtà ho sempre combattuto. L'unico reato che avrei commesso è quello di aver fatto presente a Carraro i torti arbitrali subiti dalla Lazio. È un problema di giustizia, se non dovesse essere avvalorata la verità nel secondo grado sportivo mi rivolgerò a tutte le altre sedi preposte». Il sindaco Veltroni è tornato sulla sentenza, esprimendo il suo punto di vista. «Ho grande rispetto delle sentenze, ma ho l'impressione che la Lazio sia una squadra sulla quale c'è sempre un po' di accanimento. Considero la punizione eccessiva nei confronti della Lazio - ha proseguito il sindaco - perché gli arbitri per i quali la Lazio è stata chiamata in causa sono stati tutti giudicati non responsabili». I tifosi preparano la manifestazione di venerdì proprio in Campidoglio, mentre il titolo vola in Borsa: +16%. Si scommette sull'appello.

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