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Quel po po po po... ormai è diventato un «inno» nazionale

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Il «po-po-po-po» di Totti, il nuovo tormentone estivo del calcio, diventato a furor di popolo l'inno della vittoria mondiale, si è trasformato nell'amuleto portafortuna di tutto lo sport italiano. A una settimana dalla trionfale finale di Berlino la Nazionale di Lippi campione del mondo vince ancora. Non sui campi di pallone, ma sulle piste di Formula 1 e del Motomondiale, sulla terra rossa del tennis e perfino in mare aperto. A conferma che l'Italia è sempre un popolo di santi, poeti e... navigatori. «Sono tre, quattro settimane che per l'Italia è tutto perfetto» la chiosa di Michael Schumacher che vincendo a Magny Cours continua a piccoli passi la sua rimonta su Fernando Alonso e la Renault campione. La festa è poi proseguita durante la premiazione, prima con l'inno di Mameli in onore della Rossa, poi con il «po-po-po-po» cantato a squarciagola da tecnici e meccanici. Ma l'effetto Mondiali non finisce qui. Si estende anche al tennis e alla vela. Al tennis, con la prima storica finale delle azzurre della Fed Cup, la versione femminile della Coppa Davis. E poco importante che in finale a settembre il Belgio è superfavorito: sia perchè giocherà in casa, sia perchè può contare su due fuoriclasse assolute come Kim Clijsters e Justine Henin. Battere la Spagna fuori casa per la Schiavone, la Pennetta e le altre resterà comunque un'impresa da ricordare. Una domenica «bestiale», dunque, per lo sport tricolore. Po-po-po-po...

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