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Occhio ai ricorsi, esiste il caso Grecia

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Non riconoscere la giustizia sportiva può innescare le sanzioni Uefa e Fifa

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Ne è convinto il legale del Bologna, Mattia Grassani, avvocato esperto di diritto sportivo, secondo il quale «i tempi non sono favorevoli al percorso di tutti questi gradi di giudizio. Per Uefa, Champions e inizio dei campionati non credo che la Corte di giustizia europea abbia tempi tali da celebrare in un mese procedimenti». «Bisognerà vedere - spiega Grassani - quali sono le sanzioni e chi andrà al Tar visto che sia l'Uefa sia la Fifa hanno fatto capire che potrebbero esserci sanzioni per i club che non riconoscono le sentenze della giustizia sportiva e vanno davanti alla giustizia ordinaria. L'esempio della Grecia è abbastanza vicino per quanto concerne sconfinamenti o ingerenze di componenti extrasportive nel mondo sportivo. La Grecia è stata bandita da tutte le competizioni internazionali per club. Poi questo sconfinamento è rientrato e c'è stata una revoca del bando. Per cui bisogna stare molto attenti». «Più gravi saranno le sanzioni - sottolinea però il legale del Bologna - maggiormente saranno motivate le società ad accedere» ad altri gradi di giudizio. «Però il limite è molto sottile: per evitare una sanzione un club che va al Tar rischia di subirne un'altra per violazione della clausola compromissoria. Diventa un paradosso, un cortocircuito del sistema. Quindi ci vuole molta cautela prima di dire Tar o Consiglio di Stato, Tas, Corte di Giustizia europea. Chi ricorre in ambito extra sportivo per annullare o ridurre una sanzione - prosegue Grassani - si espone al rischio di riceverne un'altra: è un cane che si morde la coda e non si finisce più». L'ipotesi, ricorda Grassani, è quella di «sanzioni sulla federazione e sui club che violano il blocco della giustizia sportiva» A proposito delle sentenze della Caf che mandano in B Juve, Fiorentina e Lazio e lasciano in A il Milan con una penalizzazione di 15 punti, secondo Grassani «non dimostrano accanimento e eccesso di afflittività nei confronti dei condannati. Tutti ricorreranno - conclude l'avvocato - non tanto i soggetti sanzionati quanto i terzi che attendevano un risultato diverso da questa decisione». Il Bologna - precisa Grassani - «è la primissima di tutte le ripescabili, se rimangono solo tre posti deve sperare nel secondo filone quello del Messina, Reggina e Siena. Tutti filoni caldi che a breve verranno vagliati dagli organi di giustizia sportiva».

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