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Scandalo Fifa: inchiesta su Materazzi

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La discutibile decisione (contestata dal mondo politico e istituzionale) è stata presa, secondo quanto ha precisato la Fifa, in seguito alle dichiarazione fatte da Zidane durante l'intervista a Canal Plus. «Zidane ha spiegato - continua la Fifa - di aver reagito a provocazioni ripetute da parte di Materazzi. La Fifa analizzerà attentamente le circostanze di quanto è accaduto». Materazzi si presenterà oggi davanti alla Fifa accompagnato da un esponente della Figc per raccontare la sua versione dei fatti. La Fifa aveva fatto sapere che i due calciatori erano stati convocati, entrambi per il 20 luglio a Zurigo, per un confronto diretto davanti alla commissione disciplinare. Entrambi gli interrogatori di Zidane e Materazzi saranno effettuati a porte chiuse. Tra i due giocatori, secondo il codice disciplinare della Fifa, chi rischia di più e proprio l'italiano. Se le dichiarazioni di Zidane sulle presunte provocazioni subite da Materazzi dovessero essere ritenute credibili dalla commissione disciplinare della Fifa, l'azzurro rischierebbe diverse giornate di squalifica. La commissione, nella sentenza, si baserà esclusivamente sul codice disciplinare (90 pagine) della Fifa, in cui un intero capitolo è dedicato proprio all'onorabilità e al razzismo. Per quello che riguarda le offese all'onorabilità di un altro giocatore, il codice Fifa prevede la sospensione di almeno due partite. Più gravi le conseguenze nel caso di attacchi a sfondo razziale: la sospensione, in questi casi, arriva ad un minimo di cinque match, più un'interdizione dagli stadi e un'ammenda di almeno 6.600 euro. Per quello che riguarda Zidane, che comunque ha già ufficializzato il suo ritiro dal calcio, il codice della Fifa prevede nel caso di comportamento violento che non causa lesioni corporali o alla salute di un giocatore una squalifica di almeno due partite con un ammenda di 3300 euro. Zizou ha dichiarato mercoledì di aver colpito Materazzi dopo che questi aveva pronunciato offese molto dure «nei confronti delle donne della mia famiglia. Per questo - aveva aggiunto - non sono pentito, anche se so di non essere stato un esempio per i giovani: ma anche chi provoca deve essere punito». Ieri sull'argomento è intervenuto anche il papà di Marco Materazzi, l'allenatore Giuseppe. «Mi dispiace che Marco non abbia detto ciò che è realmente avvenuto domenica sera in campo a Berlino, cosa che del resto gli avevo consigliato di fare. Lui non ha fatto niente di particolare». Beppe Materazzi ha difeso suo figlio dalle accuse di Zidane. «Quando Marco l'ha trattenuto - racconta il padre di Materazzi - Zidane gli ha detto "se vuoi la maglia te la do a fine partita", per schernirlo, e Marco gli ha risposto che poteva darla a un'altra persona. Siccome anch'io ho fatto il calciatore e l'allenatore, dico che ci sono sempre state delle situazioni in cui si vivono momenti particolari, ma anche di tensione fra due giocatori in campo, ovvero nel luogo dove se le dicono e spesso magari se le danno pure. Se Zidane - spiega - per giustificare il suo gesto ha raccontato storie non veritiere, probabilmente ci può stare anche una reazione del genere. Credo, però, che avrebbe dovuto parlare subito e non aspettare tre giorni: per me ha fatto un'ulteriore brutta figura». L'ultima battuta Materazzi senior la dedica alla madre di Zidane che ha dichiarato di voler «castrare il giocatore azzurro». «Le chiedo di riferire al figlio di essere corretto e di dire cosa è realmente avvenuto senza giustificare il suo comportamento non sportivo. Mio figlio ha perso la madre a 15 anni e ha massimo rispetto per quelle degli altri. Io la capisco, ma quando mio figlio ha sbagliato, a differenza sua l'ho rimproverato».

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