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Semioli insiste: voglio la Roma

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I spogni non fanno per me e mi limito a dire che sarà bello ritrovare la Coppa Uefa». Il presidente del Chievo, Luca Campedelli, vola basso nel giorno del raduno dei gialloblù per preparare la stagione 2006/07. I clivensi «rischiano» addirittura di andare in Champions League, se le sentenze per il processo a Calciopoli saranno pesanti per due tra Juventus, Milan e Fiorentina ma Campdelli tiene fede al suo modo di essere e risponde: «Non è mio costume parlare di ciò che non è e soprattutto di cose irreali. Mi limito a dire che è una bella giornata e di rivedere queste facce». Lo stesso Pillon vola basso. «So solo che le nostre scadenze sono il campionato e la Coppa Uefa. Per restare grandi punteremo soprattutto sull'unità, come accadde l'anno scorso». Al raduno c'era anche Semioli. Ma la sua testa è già da un'altra parte. «La Roma - ammette l'esterno - è la mia prima scelta, per il modo in cui gioca e per la piazza importante. Ma sia chiaro: anche il Palermo è una destinazione di primissimo piano».

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