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Paese in delirio per la vittoria sulla Germania Cifre da brividi: 24 milioni di tifosi davanti alla tv

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Il successo contro la Germania non ha spalancato alla nazionale di Lippi solo le porte della storia, ma anche i cuori di tutti gli italiani. Quella di Totti & Co. è tornata a essere la nazionale di tutti, dei milioni di italiani che si sono riversati in strada in tutte le parti del mondo dopo il successo nettissimo di Dortmund. Degli italiani che in Germania vivono ormai da anni (e sono tanti) che hanno riscattato una vita di sofferenze e «differenze». E dei ventiquattro milioni incollati davanti alla tv di Stato ai quali vanno aggiunti tutti quelli abbonati alla pay-tv: che però sono difficili da quantificare. Un numero molto vicino, se non superiore, a quello dello storico record della semifinale di Italia '90 che gli azzurri giocarono contro l'Argentina di Maradona: in quel 3 luglio erano 27 milioni e 537 mila. Altri tempi, ma stessa voglia. E oggi come allora scatta la febbre da finale: anche se quell'anno la nostra avventura si concluse proprio in quella serata di Napoli. Mezza Italia è impazzita e presa nella corsa folle alla ricerca di un tagliando per l'Olympiastadion di Berlino. Vip, vippetti e vipponi di tutta Italia stanno muovendo le «costose» conoscenze per poter dire agli amici: «Io c'ero». O magari regalare all'amico un biglietto che può fare la differenza. Dodici anni dopo, la storia si ripete e chi ha un tagliando già in tasca se lo tiene ben stretto: o pretende di venderlo a cifre da mozzafiato. A Dortmund l'altro giorno c'erano degli italiani indignati perché un bagarino voleva settecento euro per un biglietto, ma per la finalissima del Mondiale averlo a quel prezzo sarebbe un affarone. E la tecnologia in questo non aiuta, perché se «cliccate» su internet alla voce «aste on line» c'è chi è in grado di offrirvi un biglietto facile facile. Costo? Base di partenza poco inferiore a 1.700 euro, ma per due tagliandi provenienti direttamente da Berlino, c'è chi ieri ha speso ben settemila euro: una follia appunto. Resta difficile capire come, soprattutto vista da qui, qualcuno possa utilizzare un biglietto altrui visto che i tagliandi del Mondiale tedesco sono tutti rigorosamente nominali. E non pensate di sfuggire all'attenta macchina da guerra messa in piedi dall'organizzione: molto tedesca e che filtra su tutto e tutti... media compresi. A Dortmund c'erano mille e ottocento giornalisti accreditati e la fila per entrare in tribuna stampa, con tanto di metal detector, era più o meno lunga come quella del pubblico «frugato» fino all'ultima tasca. Consiglio: se avete un biglietto andate alla stadio con molto anticipo. Ma la «follia» del tagliando a prezzi da infarto è solo uno specchietto per le allodole, perché c'è chi offre «pacchetti» last minutes imperdibili. Duemila euro per avere un tagliando da finale e una foto autografata da Totti (ma lui lo saprà? Ovviamente no...), addirittura con garanzia Figc. Strano. La TicketCity.com offre per tremila dollari biglietti per la finale anche se, per stessa ammissione della compagnia, si tratta di posti non particolarmente buoni. Volete i migliori? Allora dovete sborsarne poco meno di diecimila. Già, perché come se non bastasse comprare una poltrona da duemila dollari non assicura di veder bene la partita: no, potreste capitare in «piccionaia» ed esser costretti a vedere i ventidue in campo col bioncolo al collo. Ma la finale vale anche questo rischio. E come se non bastasse per un biglietto dell'ultima ora c'è anche chi consiglia una vera e propria guida all'acquisto. L'ha pubblicata il Wall Street Journal e ha letteralmente mandato in tilt il sito internet del prestigioso quotidiano americano. Potenza della tecnologia... o del calcio: fate voi.

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