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Zambrotta: «Italia come nell'82 per vincere»

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Il laterale sul gol all'Ucraina: era nel destino, dedicato a Pessotto. Ora andiamo avanti

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Ma la ricorda eccome quella finale, Zambrotta, che adesso si ritrova a giocare una semifinale del campionato del mondo da protagonista. È proprio lui l'uomo in più di questa Italia che lo ha ritrovato in extremis dopo l'ennesimo infortunio che aveva messo a rischio la sua presenza per le partite che contano. E invece Zambrotta c'è e nel match vinto contro l'Ucraina ha fatto la differenza. Un gol che ha spaccato a metà la partita, poi un salvataggio sulla linea prima dell'assist che ha chiuso definitivamente il discorso qualificazione. «Quel gol era nel destino - spiega in riferimento alla tragedia dell'amico Pessotto - perché era tanto che non ne segnavo uno così. Averlo fatto proprio nel giorno in cui nella testa avevamo "Pessottino" mi fa ancora venire i brividi. MI ha ricordato il primo gol che feci in serie A: era il '97 giocavo nel Bari e lo segnai al Vicenza». Ma dedica a parte Zambrotta ha ben chiara in mente quale sarà la carta da giocare contro la Germania per la partita di domani sera nella «bolgia» di Dortmund. «Al novantacinque per cento questo Mondiale lo vincerà chi correrà di più. Lo diceva anche Capello», afferma sereno non pensando che magari la «specifica» potrebbe non esser esattamente gradita al ct Lippi. Dall'altra parte ci sarà la Germania che oltre ad avere dalla sua il fattore «campo», ha fatto proprio del dinamismo la sua carta vincente. Ma Zambrotta non sembra preoccupato ed è anzi convinto che l'Italia possa far sua la sfida. «Ce la giocheremo alla pari. Mi ricordo la finale dell''82 e sarebbe un sogno poterla ripetere: fu una gara spettacolare». E l'amichevole vinta a Firenze 4-1 va cancellata in fretta per non rischiar passi falsi. «No, sarà tutta un'altra partita. Lotteremo fino alla fine: probabilmente non siamo più forti della Germania, ma nemmeno più deboli». Dalla sua parte del campo Zambrotta dovrà vedersela con l'astro nascente della formazione tedesca: l'esterno Lahm, giocatore che lo juventino stima non poco. «È un ottimo giocatore e nel suo futuro c'è una grande carriera». Chiusura, di rigore sul mercato. Zambrotta, non è un segreto, è nel mirino del Real Madrid ma alla domanda se ha già prenotato un corso di spagnolo, lo juventino chiude con una battuta: «No grazie non mi interessa, preferisco parlare l'Italiano». Tiz. Car.

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