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Lotta a colpi di promesse per la presidenza del Real

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«Oggi termina la campagna più nera della storia bianca», è il titolo che a tutta prima pagina Marca ieri ha dedicato alle «Elezioni dell umiliazione», riferendosi all arrivo della polizia, venerdì al Bernabeu, per notificare l ordine di sequestro del voto per posta disposto dal magistrato Milagro Aparicio su denuncia di uno dei candidati, Arturo Baldasano. Il titolo di Marca campeggia su una grande foto che riunisce intorno al tavolo col simbolo del Real Madrid i cinque aspiranti alla presidenza: Juan Palacio, Ramon Calderon, Lorenzo Sanz, J.M. Villar, Arturo Baldasano. La loro è stata una battaglia senza esclusione di colpi, a base di promesse elettorali di ogni genere: annunci di ingaggi «galattici», offerte di abbonamenti, e l' impegno, per risollevare le sorti di un club la cui crisi sta sempre più demotivando la tifoseria, di istituire la figura del difensore del socio. Camacho assicura di aver già chiuso un accordo con Pablo, Reyes e Joaquin, mentre Lorenzo e Calderon corrono ai ripari avviando d urgenza trattative per Ribery e Kakà. Da parte sua AS riferisce della decisione, assunta ieri all ultima ora nei piani alti di Real Madrid, di ricorrere in appello al provvedimento cautelare del magistrato e fa appello ai soci perché si rechino «in massa a votare». A tal fine, alcuni dei candidati hanno addirittura organizzato linee di trasporto gratuito per consentire ai soci di raggiungere le urne che da oggi saranno aperte al Bernabeu.

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