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Lo spagnolo domina a Monaco e allunga in classifica: ora è a +21 Schumi rimonta e chiude quinto. Sul podio Montoya e Coulthard

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Un successo importante, ma che lo sarebbe stato ancora di più, con Michael Schumacher ieri al suo fianco alla partenza. La decisione di arretrare, per comportamento scorretto, il tedesco in griglia, ha dato il via libera al pilota della Renault, bravo comunque ad amministrare un Gp difficile fino alla fine, senza tentennamenti. Alonso ha dovuto combattere prima con la Williams di Webber e poi con la McLaren di Raikkonen. Il duo più sfortunato della storia della Formula 1, infatti dopo aver dato molta pressione e preoccupazione al campione del mondo spagnolo, sia per Webber che per Raikkonen è arrivato lo stop prematuro, la fine del Gp, per noie al motore. Così il via libera, dopo Alonso, l'ha avuto la McLaren di Juan Pablo Montoya e David Coulthard con la Red Bul, sul podio del Principato. Ed è stata una gara spaccata in due. Nel segno di Alonso, appunto e, nonostante tutto, di Michael Schumacher. E' come se due telecamere avessero seguito due Gp differenti: quello del vincitore e quello, invece, della rimonta del tedesco. Due protagonisti, insomma. Lo spagnolo, primo al traguardo del circuito monegasco e l'altro, il tedesco, partito etichettato come "lo scorretto del Circus" e poi uscito tra gli applausi della marea di tifosi. Tra le curiosità, una su tutte: quando Alonso, primo e verso la vittoria, ha visto negli specchietti Schumacher da gran galantuomo lo ha fatto passare permettendogli così non solo di sdoppiarsi ma di continuare la sua gara verso il quinto posto. Non è da tutti. In classifica comunque 64 sono i punti per Alonso; contro i 43 di Schumi. Distacco colmabile e corsa al titolo ancora aperta. Mentre Alonso viaggiava inseguito prima da Webber e poi da Raikkonen, la dietro Schumi inventava sorpassi. Partito dai box per aver cambiato il motore, di gran lunga ultimo anche dietro l'altra Ferrari di Massa, Schumi ha superato al via il compagno di squadra, quindi Monteiro, Montagny, Albers, Speed. Qualche tornata dietro a chi in quel momento stava facendo da tappo, Jenso Button quindi, al 21° giro, un sorpasso perfetto sulla Honda dell'inglesino e via alla rincorsa della Bmw-Sauber di Villeneuve. E poi nuovi sorpassi: su Villeneuve, Liuzzi, Ralf Schumacher, Heidfeld. Rimane, non a caso, Schumacher ad aver segnato il Giro Veloce (1'15''143) e la certezza di aver portato nelle casse Ferrari solo quattro, ma importanti, punti alla classifica. Capitolo Alonso. Lo spagnolo è stato bravo a superare anche momenti difficili, ad interpretare al meglio gara. Dalla sua Pole è riuscito a tenere la testa, volando via dopo Santa Devota in salita vero il Casino. Dietro l'assalto, con il fiato addosso, di Webber (Williams) e Raikkonen (McLaren). Per loro due il finale sarà sfortunato (rottura del motore). Meglio è andata all'altra McLaren, bravo Montoya a crederci soprattutto dopo il primo pit stop. Dietro, molto poco. Divario enorme, forse anche colpa di Barrichello che è rimasto a fare da tappo, lì al quinto posto. L'unico momento di novità, le entrate in pista della Safety-car: al 49° per il motore andato in fumo alla Williams di Webber e al 52° per la McLaren di Kimi Raikkonen. Ne hanno approfittato un po' tutti chi ha anticipato i rifornimenti e chi, come Trulli, ancora una volta sfortunato ha dovuto a soli 5 giri dalla fine del Gp rinunciare alla corsa. Chi invece ha resistito è stato David Coulthard che con la Red Bull, senza più avversari, con Montoya al secondo posto, ha trovato il terzo gradino del podio, veramente tanto apprezzato dal pilota scozzese della Red Bull. A punti, assieme ad Alonso, Montoya e Coulthard, anche Barrichello, Schumacher, Fisichella Heidfeld e Ralf Schumacher. Chi ha sfiorato la zona punti è stato Felipe Massa. Il suo è stato un week end nero, iniziato male nella qualifica con un suo grave e inopportuno errore contro il guardrail alla Santa Devota; finito peggio, con il nono posto, dopo essere partito in fondo alla schieramento.

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