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di RINO TOMMASI PER UNA Clijsters ed una Schiavone che escono ...

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Questa Oprandi, nata a Berna nel 1986 da padre bergamasco, era entrata in tabellone attraverso le qualificazioni. Ha poi passato due turni non impossibili contro la Brandi e la Stusur ma si poteva pensare che la russa Zvonareva che due anni fa era giunta ai quarti di finale al Roland Garros ed al numero 9 in classifica fosse troppo forte per lei. Non avessi visto la partita e mi avessero raccontato che la Oprandi aveva vinto per 6-0, 6-1 avrei pensato ad un infortunio o a qualcosa del genere. Invece ho potuto verificare che la Zvonareva non avrà giocato la sua migliore partita ma che la ragazza di Berna ha delle qualità molto interessanti. In particolare gioca con facilità una palla corta che nel tennis femminile è un'arma formidabile, è anche capace di buone accelerazioni e pur non potendo essere un mostro di agilità mi sembra possa valere, in prospettiva, un posto tra le prime 50. Temo che Svetlana Kuznetszova, che due anni fa ha vinto l'Open degli Stati Uniti, sia troppo forte per lei ma sono curioso di vedere la partita. Oltre alla Oprandi si è qualificata per i quarti di finale anche Flavia Pennetta che ha dovuto lottare e correre molto per avere ragione della spagnola Anabel Medina, con la quale si è spesso allenata nei suoi lunghi soggiorni in terra di Spagna. Com'è normale che succeda in un paese poco abituato a vincere è stata sufficiente la brillante vittoria ottenuta dalle nostre giocatrici sulla Francia in Federation Cup ad illuderci di avere trovato non soltanto una buona giocatrice ma addirittura una campionessa. In altre parole molti pensavano che Francesca Schiavone potesse battere Martina Hingis dimenticando i risultati dei due confronti diretti tra la nostra giocatrice e l'ex numero uno del mondo. Questi risultati, uno molto recente, erano stati nettamente favorevoli alla Hingis che, dopo essere stata per qualche anno lontana dal tennis, è tornata con buone ambizioni e buone possibilità. Non ci si deve quindi sorprendere se ieri la Hingis ha battuto la Schiavone in due set. Nel primo set non c'è stata partita anche perché Francesca all'avvio ha sciupato un paio di favorevoli occasioni (30-0 nel primo gioco, 0-40 nel secondo). Perduto comunque il primo set per 6-0, finalmente la Schiavone è entrata in partita nel secondo. È andata 3 a 0, ha sciupato due palle per il 4 a 0, è salita 4 a 1, ha mancato una palla per il 5 a 3 ma si è fatta raggiungere e superare da una Hingis che non voleva assolutamente allungare la partita al terzo set. Non parlerei di occasione perduta perché questa Hingis mi pare ancora da corsa, inoltre Francesca può permettersi 8 doppi falli con la Santangelo, ma 7 contro la Hingis cono troppi. Oggi contro la Hingis ci proverà la Pennetta che con la svizzera ha giocato quest'anno due volte, vincendo la prima sfida ma perdendo nettamente la seconda. Il racconto degli incontri delle italiane mi costringe a trascurare la sconfitta di Kim Clijsters la seconda testa di serie e la più alta in classifica tra le superstiti di un tabellone che ha perso molti pezzi importanti. La Clijsters ha perso in due set dalla sorella di Marat Safin, Dinara che ha le misure ed i muscoli per giocare un tennis molto alto.

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