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di MARCO GRASSI METTIAMOLA così: ci è voluto il più grande specialista del cronometro dell'ultimo decennio ...

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La festa a Pontedera è per due, per Jan Ullrich, che ottiene la sua prima vittoria di tappa nella corsa rosa; e per Ivan Basso che dà una dolorosa bastonata alle ambizioni di tutti i suoi rivali. Partito per ultimo in quanto di rosa vestito, Ivan ha confermato una volta di più gli enormi progressi fatti segnare in questa specialità negli ultimi anni. Intertempo dopo intertempo, ha scavato un solco incredibile fra sé e gli altri. In mattinata, quando la crono è iniziata, il vento soffiava dall'entroterra verso il mare: a favore da Pontedera a Pisa, e contrario da Pisa a Pontedera. Quindi per i primi a prendere il via, ci sono stati 28 km con vento a favore, e 22 col vento contro. Ullrich ha avuto la fortuna di partire in un momento limite: il vento stava cambiando, e si era placato per qualche istante. Poi è ripreso, ma in senso inverso, dal mare all'entroterra, da Pisa a Pontedera: quelli che sono partiti dopo Jan hanno trovato i primi 28 km con le correnti in faccia. Quindi il tedesco ha approfittato delle circostanze e ha piazzato il classico tempone (ma, vento o non vento, non avrebbe fatto quest'ottima prestazione se non avesse avuto le gambe). Dopo che Jan aveva già tagliato il traguardo, si è scatenata la lotta tra gli uomini di classifica. Simoni ha girato dopo 14 km a 2'03" da Ullrich: così, da subito, un'enormità. Di Luca è passato a 1'56", Pellizotti a 1'58", Cunego addirittura a 2'32". Honchar, invece, sul velluto: 40" appena, Savoldelli ha assommato 1'01", Gutiérrez Cataluña 50". Poi è arrivato il treno rosa, Basso: 35" di ritardo da Ullrich, ma già in vantaggio su tutti i rivali, con quasi 2' sul primo della lista, Cunego. Nota importante: col vento a favore, si fanno più lievi le distanze tra specialisti e non. Col vento contro, aumentano, perché ci vuole maggiore potenza per vincere la resistenza dell'aria. Quindi Basso, e Honchar, e Savoldelli, e Gutiérrez, hanno avuto la fortuna di poter contare su 28 km molto favorevoli, contro 22 km meno (ma pur sempre) favorevoli. Se il vento fosse stato inverso, i distacchi sarebbero stati meno rilevanti. Al traguardo, Cunego (che nel finale è stato ripreso e superato da Basso) ha perso dalla maglia rosa 5'06", misura superiore alle sue aspettative; Di Luca ci ha rimesso 4'45". Più o meno in linea con le attese Pellizotti (4'42") e Simoni (3'53"), che però aveva pagato molto nella cronosquadre. In classifica, considerate le poche possibilità di Gutiérrez e Honchar (troppe salite indigeste), il più vicino a Basso è Savoldelli, a 3'26". Oggi spazio a fughe da lontano nella Livorno-Sestri Levante, 171 km accidentati: i big lasceranno fare, e affileranno le armi per ciò che affronteranno da domani in poi.

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