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di TIZIANO CARMELLINI LO DICE scherzando, ma poi nemmeno tanto.

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Se non è un consiglio per gli acquisti, ci somiglia molto. La Roma è in cerca di un bomber per la prossima stagione, le quotazioni di Iaquinta sembra ultimamente in ribasso e il capitano giallorosso punta forte sull'attaccante rossonero che gli farà compagnia nella trasferta mondiale in Germania. Fiorello incalza il romanista che dimostra, una volta ancora, una naturalezza e spontaneità imbarazzante. «Chi vorrei tra Henry e Ronaldinho? Henry, sarebbe più adatto per la Roma». Ma alla domanda su un centravanti italiano Totti non ha dubbi: «Se lo dico lo scrivono tutti... comunque Inzaghi. Adriano? Non mi piace». La scelta è fatta e la dirigenza giallorossa non potrà fare a meno di tener presente questo «consiglio» nemmeno tanto velato dell'uomo di riferimento della Roma. Inevitabile, tra le mille trovate di Fiorello, un riferimento alle intercettazioni che stanno sconvolgendo il calcio italiano. «Se conosco Moggi? Sì, ma non l'ho sentito...» scherza Totti. Il resto, da Fiorello, è gag. «Quando ero piccolo mi allenavo sempre giocando a battimuro, vinceva sempre lui...». Totti scherza, legge una poesia «per i difensori» che gli hanno roto una tibia chiedendogli di essere «più buoni» e canticchia il motivetto ormai noto in curva Sud. Ma il «po po po po po po poooo po» che cantato diventa «biancazzurro bastardo», seppur detto ridendo in una trasmissione così, irrita qualcuno. Immediata la reazione dei tifosi della Lazio che non l'hanno presa benissimo e altrettanto precisa la «correzione» di Totti che spiega in serata. «Vorrei precisare — spiega il giallorosso — che ho semplicemente intonato il coro nei confronti dei tifosi della Lazio lasciandomi coinvolgere dal clima giocoso della trasmissione. Ho ripetuto testualmente la canzone inventata dai nostri sostenitori in occasione dell'undicesima vittoria consecutiva, coincisa proprio con il derby, in un clima goliardico di sfottò da tifoso. Ruolo nel quale mi ero calato incalzato da "Fiore", senza voler offendere nessuno». Episodio chiuso, prima ancora d'esser aperto, perché non c'era intenzione. Totti chiude sul libro presto in edicola e sul cucchiaio divenuto ormai un suo classico. «Il calcio è lo sport più bello del mondo. Certo, forse — spiega Totti — non era proprio il momento giusto per pubblicarlo...ora venderà sei copie. Il cucchiaio? Ce ne sono diversi tipi. Per esempio c'è quello in corsa, come quello che ho fatto a San Siro». Oggi gran giorno per Daniele De Rossi. Il mediano di Ostia, presso la chiesa SS Giovanni e Paolo al Palatino, nel pomeriggio si sposerà con Tamara dalla quale ha già avuto una figlia, Gaia. Ma niente luna di miele. Il 22 sarà a Coverciano per il ritiro della nazionale e ai mondiali avrà il numero 4, che non gradisce. Numero che non gli porta benissimo e gli sarebbe stato assegnato senza consultazione.

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