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In arrivo un terremoto

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L'accusa per Giraudo, come per gli altri, è di associazione a delinquere finalizzata all'illecito sportivo. Per Carraro, invece, la posizione sarebbe meno grave e gli inquirenti contestano solo la frode e non anche la partecipazione alla presunta associazione a delinquere. In sostanza, i pm napoletani Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice sospettano l'esistenza di una "cupola" che era in grado di condizionare i risultati del campionato di calcio di serie A e che avrebbe operato nel corso di tutto il torneo 2004-2005 per determinare il risultato finale: lo scudetto vinto dai bianconeri. Scudetto che ora potrebbe essere a rischio. La settimana prossima, quando l'inchiesta napoletana sarà chiusa e gli atti saranno comunicati alla trentina di soggetti indagati, le migliaia di pagine di conversazioni intercettate dai carabinieri del reparto operativo di Roma verranno trasmesse anche alla Figc, dove è pronto per esaminarli un agguerrito ufficio indagini. Chi ha avuto modo di leggere quelle carte assicura che c'è da far tremare l'intero mondo del pallone. Un terremoto paragonabile a Tangentopoli. Secondo gli inquirenti partenopei, del "sistema" fatto di poche persone, piazzate nei gangli vitali della seria A, in grado di determinare gli esiti delle partite di massima serie, facevano parte entrambi i designatori arbitrali della stagione 2004-2005: oltre a Pierluigi Pairetto, compare nell'inchiesta anche il codesignatore Paolo Bergamo. È proprio sul mondo degli arbitri che si incentrano le maggiori attenzioni degli investigatori. Oltre ai designatori, risulta sotto inchiesta a Napoli anche Tullio Lanese, ex giacchetta nera di Messina, oggi presidente del Aia e della Can, i massimi organismi arbitrali. Almeno quattro, poi, i fischietti indagati. Il più importante, e quello maggiormente coinvolto, è certamente Massimo De Santis: la sua voce compare in numerose telefonate intercettate dalla Procura di Napoli. E le conversazioni finite nei registratori dei carabinieri di Roma, delegati dai magistrati partenopei, presterebbero il fianco a pesanti rilievi. Tanto che la sua designazione ai Mondiali di Germania 2006 appare oggi quanto mai a rischio. Dopo aver appreso delle indagini sul suo conto dalle indiscrezioni di stampa, De Santis ieri mattina si è precipitato in Procura a Napoli a chiedere delucidazioni. Lo ha ricevuto il Procuratore capo in persona, Giovandomenico Lepore. «Allo stato degli atti non ci sono comunicazioni da fare sull'argomento», ha detto Lepore prima di concludere il breve incontro. Quanto a Franco Carraro, anche il presidente dimissionario della Figc cade dalle nuvole e ribadisce di avere «assoluta fiducia nella magistratura». Carraro si dice comunque assolutamente «sereno perché so di aver agito sempre con correttezza». L'ex presidente della Figc ricorda anche di essere stato oggetto in tanti anni di attività di moltissime indagini da parte della magistratura ma di essere sempre stato «prosciolto in istruttoria o assolto».

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