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Petacchi e McEwen, spazio ai velocisti

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Non che la categoria sia troppo rappresentata: il percorso della corsa rosa quest'anno è davvero duro e non lascia molto spazio agli sprinter, che cercheranno col lanternino le frazioni ad essi riservate, e faranno di tutto per non lasciarsi sfuggire ogni più piccola occasione. La poco nutrita rappresentativa dei velocisti annovera, comunque, le due stelle polari della specialità, Petacchi e McEwen, che negli ultimi anni ci hanno regalato duelli memorabili sulle strade del Giro. E' opinione comune che saranno loro due a spartirsi i sei o sette traguardi per sprinter: gli altri velocisti presenti, da Pollack a Guidi, da Richeze a Brown a Loddo, non sono all'altezza di «AleJet» e MagicEwen, e potranno puntare tutt'al più a fare i damigelli d'onore. La tappa di oggi, poi, è speciale: è stata pensata per onorare la memoria dei minatori italiani morti esattamente 50 anni fa nella tragedia di Marcinelle: 262 persone persero la vita sotto terra, e 136 erano emigranti provenienti in massima parte dal meridione d'Italia. Si partirà da Mons, e dopo 197 chilometri non troppo complicati, si arriverà a Charleroi, dove il traguardo è nei pressi della miniera di Marcinelle. Tappa facile, è vero (la salitella di Silenrieux posta al km 144 non è neanche una salitella), ma in Belgio non si può mai star tranquilli: il vento farà infatti la sua parte, e potrebbe causare frazionamenti in gruppo: i big dovranno correre davanti se non vogliono scherzi. Ma. G.

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