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di ALESSANDRO AUSTINI CHIVU vuole la Roma.

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La giornata di ieri ha confermato il reciproco desiderio di prolungare il contratto del romeno, attualmente in scadenza a giugno 2008. Il ds Pradè e il dt Conti hanno incontrato i due manager di Chivu Becali e Pretti. Un colloquio interlocutorio nel quale non si è parlato di cifre ma che rappresenta comunque un passo in avanti decisivo nella trattativa. I dirigenti giallorossi hanno manifestato l'intenzione di rinnovare il contratto di Chivu fino al 2011. Ma l'aspetto più rilevante emerso dall'incontro è un altro: gli agenti del difensore non sfrutteranno il regolamento Fifa che consentirebbe al giocatore di svincolarsi a fine stagione dietro il pagamento di un indennizzo. Una promessa che per la Roma vale molto: se la normativa fosse presa in considerazione, il cartellino di Chivu non varrebbe più di dieci milioni di euro. Una cifra sicuramente inferiore rispetto al reale valore del giocatore. Secondo il club di Sensi, inoltre, questa strana clausola sarebbe eventualmente valida soltanto per i trasferimenti internazionali ma dopo l'incontro di ieri le interpretazioni della norma appaiono inutili. Le parti torneranno a vedersi tra dieci giorni, ovvero quando la società saprà se potrà partecipare alla prossima Champions League e, di conseguenza, quale sarà il budget da investire nel mercato. «La Roma - spiega Pretti - ci ha chiesto di aspettare per poter delineare il piano industriale. Chivu si trova bene in questa squadra e ci sono le premesse perché l'accordo per il rinnovo vada in porto. Mercoledì ho parlato con i dirigenti anche del futuro di Tommasi. La società intende prolungare il suo contratto ma il giocatore non vuole sentirne parlare prima della fine del campionato». Ieri Pradè ha ricevuto anche Bozzo, il procuratore di Perrotta. Il mediano ha un contratto che scade nel 2008 e guadagna 1.5 milioni di euro netti a stagione. La Roma gli ha offerto un prolungamento per un altro anno, con un piccolo incremento dell'ingaggio di circa cinquantamila euro. Troppo poco per arrivare subito alla fumata bianca ma anche in questo caso ci sono tutti i presupposti perché venga trovata un'intesa. Perrotta desidera infatti restare nella capitale dove vorrebbe far crescere sua figlia ma ha chiesto di prolungare il suo accordo di almeno due anni, quindi fino al 2010. Le parti si sono aggiornate alla fine del campionato: per chiudere l'accordo servirà uno sforzo da parte della Roma sia sulla durata del contratto che sull'ingaggio. Intanto da Milano giunge una notizia che non può che rendere felice Spalletti. Nei giorni scorsi Pizarro ha rifiutato il trasferimento al Palermo: nell'ambito della trattativa per l'acquisto di Grosso (l'esterno in settimana dovrebbe diventare nerazzurro), l'Inter ha proposto al cileno di trasferirsi in Sicilia con la formula del prestito o della comproprietà ma il regista ha risposto «picche». Giocatore e società sembrano vicini alla rottura. Troppo poco lo spazio concessogli quest'anno da Mancini. La probabile permanenza ad Appiano Gentile del tecnico e del suo pupillo Veron non fanno altro che aumentare la voglia di Pizarro di cambiare aria. Il centrocampista avrebbe manifestato più volte ai dirigenti nerazzurri il desiderio di tornare a lavorare con Spalletti e il tecnico giallorosso sarebbe ben disposto a riaccogliere tra le sue braccia «El Peq». L'Inter, che non vuole perdere il giocatore a titolo definitivo, potrebbe accontentare Pizarro spedendolo in prestito a Trigoria. Al «Fulvio Bernardini» è previsto a breve l'arrivo di Tonetto. Oggi pomeriggio il suo procuratore Sistici si presenterà nella sede della Sampdoria: si parlerà per l'ultima volta di un eventuale rinnovo di contratto. Se dall'incontro arrivasse un'altra fumata nera la Roma appare favorita su Fiorentina e Lazio per assicurarsi l'esterno.

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