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La Juventus prova a sorridere

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Il Milan prepara la sfida col Livorno e crede nella rimonta scudetto

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Alla Juve affannata di questi tempi è tornato il sorriso. Merito di Cannavaro e Del Piero che, ieri, si sono scherzosamente messi a litigare per fare il verso alla quasi rissa (vera) di giovedì tra Vieira e Ibrahimovic. Così, il capitano e il difensore hanno voluto prendere scherzosamente in giro i curiosi che cercavano, come al solito, di spiare parte dell'allenamento fingendo una lite: risate e avanti tutta, alla fine, con Moggi arrivato a impartire la sua benedizione e a catechizzare chi ha dimostrato recentemente un certo nervosismo. Se le parole di Big Luciano saranno servite, lo scopriremo domani a Siena, mentre il Milan cercherà di risolvere a San Siro la pratica Livorno con il morale paradossalmente più sereno di quello della Signora. Davvero buffo, questo finale di campionato: i rossoneri rischiano seriamente di non vincere nulla e sono stati accolti da applausi e lodi varie al ritorno da Barcellona, i bianconeri hanno i nervi a fior di pelle, sono in silenzio stampa da un mese buono e affrontano la volata scudetto con una dote di tre punti in più ma anche con la tragica paura di finire battuti in volata. Nel frattempo - per la serie: una cattiva notizia al giorno - la Procura di Torino ha presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza d'appello che ha assolto l'ad della società Giraudo e il medico sociale Agricola dall'accusa di frode sportiva. Capello ha invece recuperato un mezzo sorriso grazie al probabile recupero di Emerson e Canavaro. A parte lo squalificato Camoranesi, Capello potrà quindi scegliere nell'intera rosa: il dubbio più grosso resta quello legato all'attacco, dove l'unico inamovibile sembra Trezeguet e il ballottaggio è tra Ibrahimovic (favorito) e Del Piero. Il Milan, dal canto suo, osserva quasi divertito le vicende di casa Juve e si prepara ad accogliere il Livorno con la fame di chi crede ancora possibile la rimonta: «Se hanno problemi, dobbiamo saperne approfittare», ha tuonato Cafu. Galliani, dal canto suo, si è preoccupato di respingere per l'ennesima volta le voci che arrivano dalla Spagna secondo cui Ancelotti allenerà il Real Madrid nella prossima stagione: «Non so più come dirlo, prima o poi si rassegneranno anche loro. Lucarelli? Ottimo giocatore ma noi siamo a posto così, almeno in attacco. Più che badare alle voci, cerchiamo di fare i nove punti che mancano di qui alla fine: il secondo posto non ci deve sfuggire». Per il mercato c'è tempo, anche perché proprio nessuno crede a un Milan che rimarrà tale e quale: le voci su Buffon rossonero sono già cominciate e non paiono così infondate, idem quelle su Lucarelli. Più probabile, invece, che Ancelotti resti davvero dov'è.

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